INSUBRIA
Via i coriandoli dalle feste di laurea
«Appello al senso civico e alla buona creanza di neodottori, parenti e amici». Al bando dall’università anche le stelle filanti

Festeggiare la laurea, ma senza esagerare.
In questi giorni sulle pareti della sede di via Dunant, che ospita le facoltà scientifiche dell’università dell’Insubria, è stato affisso un cartello in cui si richiede maggior contegno ai laureandi e ai neodottori.
La nota sostiene che «tutti i lavoratori della nostra università, assieme agli studenti interni, i borsisti e i dottorandi che quotidianamente operano in questo edificio che ospita due dipartimenti scientifici, fanno appello al senso civico e alla buona creanza vostra e dei vostri parenti e amici affinché la vostra legittima esultanza per l’importante traguardo raggiunto si manifesti con modalità che non travalichino le normali regole dell’ospitalità e del rispetto dovuto a un edificio e alle persone che lo frequentano».
E ancora: «In particolare va evitato l’uso di coriandoli, stelle filanti o altro che imbrattano o deturpano il prato e gli spazi antistanti l’ingresso e che offendono il senso di rispetto di un bene pubblico, sentimento che dovrebbe animare tutti i cittadini degni di questo nome e in particolare chi, proprio in virtù degli studi fatti e del titolo acquisito, dovrebbe farsi maggiormente carico delle responsabilità di un civismo consapevole».
Come a dire: l’ateneo non è uno stadio e nemmeno il teatro di un eterno Carnevale.
E quindi, cari neo-dottori, si contengano le esultanze!
A stemperare un po’ i toni del messaggio scritto, è il direttore del dipartimento di Scienze teoriche e applicate, Fabio Conti, che esordisce con l’espressione che, in genere, si usa in questi casi. E cioè: «So’ ragazzi».
Poi, però, spiega la situazione: «Un minimo di contegno – osserva il professore – è certamente richiesto ma, soprattutto, chiediamo ai ragazzi di evitare di sporcare luoghi comuni che, poi, devono essere ripuliti».
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