IL SONDAGGIO
«Non vogliamo lasciare la biblioteca»
Bocciato il trasferimento da via Sacco all’ex caserma Garibaldi. Il blogger Gregori: ascoltate i cittadini

L’area della caserma Garibaldi e di piazza Repubblica continua a tenere banco nel dibattito cittadino sul futuro della città.
Che cosa ne pensano i cittadini del trasferimento, quasi una “rifondazione” della biblioteca civica all’interno dello storico deposito militare abbandonato da anni?
A chiederselo e a rivolgere la domanda alla gente comune, ora che il progetto per il rilancio della struttura e dunque del polo culturale è pronto e si procederà con il bando, è il blogger Mauro Gregori, ex consigliere comunale di maggioranza, che ha proposto sui social un sondaggio, lo scorso weekend, che ha già raccolto un risultato «abbastanza sorprendente».
Sono infatti 366 le persone che hanno già risposto alla domanda se preferiscono che il servizio rimanga dov’è, cioè nella sede municipale di via Sacco, o se considerino più utile il trasloco. Ebbene, più di due terzi degli “interpellati”, non ha dubbi: la biblioteca deve rimanere dov’è.
Il 69 per cento la pensa così, sul blog di Gregori che si chiama proprio “Varese la vedo così”. «Si sono espressi molti cittadini, in modo chiaro, rispondendo al sondaggio. I Giardini Estensi , nel cui contesto è inserita la biblioteca, rappresentano un luogo incantevole, gli spazi esterni da utilizzare in teoria sono enormi, si potrebbe pensare a una proiezione sull’esterno, in particolare con la bella stagione». Gregori sottolinea anche «i costi di trasferimento enormi dovuti alla creazione di un apposito magazzino per la conservazione di circa 200mila volumi in carico alla biblioteca civica».
Il progetto curato dall’architetto Mauro Galantino, che ha vinto il bando per riprogettare la caserma sulla base dell’accordo di programma sottoscritto da Regione, Comune, Provincia e Università dell’Insubria, oltre ad altri enti, prevede il trasferimento in una prima fase di circa 148mila libri, mentre la nuova biblioteca civica potrà accogliere circa 500 persone. Spazi più ampi e accoglienti, dunque, ma lo stesso i cittadini che hanno risposto all’indagine e che si presume siano - in buona parte - gli utilizzatori della biblioteca, non sembrano d’accordo nel fare... armi e bagagli.
Commenta Mauro Gregori: «Se i politici ascoltassero i cittadini e rinunciassero al trasloco forzato, si potrebbero aprire scenari nuovi e inaspettati, come ad esempio la creazione all’interno della caserma Garibaldi di un mercato coperto a chilometri zero piuttosto che la vendita di prodotti del territorio, ma anche altri servizi».
Il blogger auspica che la caserma possa rimanere aperta la sera. La frequentazione serale porterebbe un buon viavai e riqualificherebbe così «uno dei luoghi più degradati della città». Nello spesso tempo, l’ex consigliere comunale si chiede perché privare chi usufruisce del servizio di via Sacco, nell’edificio sede anche del municipio e che si estende nella parte della palazzina più vicina all’incrocio con via Verdi, della possibilità di godere dei Giardini Estensi e del poter consultare libri in uno scenario unico.
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