IL CASO
Varese: «Offro ricompensa al ladro»
Estetista derubata. Un benefattore: «600 euro a chi ha rubato, se restituisce il bottino»

Dal centro estetico spariscono tremila euro. E un anonimo benefattore offre una “ricompensa” al ladro: «Se riporti i soldi, potrai tenerti seicento euro ed evitare la denuncia».
Il furto è avvenuto mercoledì scorso, 17 novembre, alle 12.45, quando il malvivente ha messo le mani nello zainetto di Anna, contitolare del centro estetico di corso Moro.
L’estetista e la sua socia erano in una cabina ad effettuare un massaggio. Il ladro avrebbe seguito per le scale una cliente che aveva suonato il campanello per farsi aprire e poi si sarebbe introdotto nel centro estetico dalla porta principale, chiusa ma non a chiave. Mentre le estetiste erano impegnate con le clienti, quindi, si sarebbe aggirato per il negozio, trovando così lo zaino della titolare e il portafoglio contenente una somma di denaro probabilmente ben superiore alle sue aspettative.
L’estetista ha avuto il presentimento che stesse succedendo qualcosa di brutto, si è affacciata dalla cabina e ha visto tutte le luci accese. Si è quindi precipitata alla porta di ingresso, che ha trovato aperta spalancata. Del ladro ha visto solo le scarpe, delle sneakers, mentre si dileguava dalla porta al piano terreno.
Quella stessa mattina, alle 11, un misterioso uomo si era presentato nel centro estetico senza un vero motivo. Anna lo aveva guardato negli occhi e quegli occhi le sono rimasti impressi; ora è convinta che siano proprio quelli del ladro tornato un paio d’ore dopo.
«Così vanno in fumo i miei sogni - dice l’estetista, 35 anni - Non vado mai in giro con tutti quei soldi, ma mercoledì scorso li avevo nel portafoglio perché dovevo pagare delle spese. Sei anni fa stavo perdendo il lavoro. Se sono qui oggi è perché quella che era all’epoca la titolare del negozio dove lavoravo mi chiese di mettermi in società con lei. Vivo da sola dall’età di 18 anni, lavoro dal mattino alla sera oltre 13 ore al giorno, non mi concedo mai niente. Questo centro estetico è il sogno della mia vita, ma questo furto vanifica gran parte dei miei sforzi».
Il furto è stato segnalato alla polizia di Stato, ma la denuncia verrà fatta tra qualche giorno, quando le estetiste saranno sicure che dal negozio non manchi altro. Sempre che la somma non venga restituita prima.
La disperazione dell’estetista, infatti, ha convinto un benefattore di 50 anni - che vuole restare anonimo - a offrire al ladro un quinto del bottino se riporterà indietro i soldi. «So che è una cifra inferiore rispetto a quanto sottratto, ma sarebbe un modo per il ladro di mettersi a posto la coscienza - dice il filantropo - Restituiti i soldi, il furto non verrebbe denunciato e il ladro non verrebbe più cercato. Al contrario, con le videocamere di sorveglianza private e quelle pubbliche, gli inquirenti avranno qualche elemento in più per mettersi sulle sue tracce».
Per chiudere la vicenda senza conseguenze penali, il ladro può entrare nella casella di posta elettronica abbicuore@gmail.com, inserendo come password il colore dei suoi occhi (al singolare, ad esempio “marrone”) seguito dalla data del furto in formato ggmmaaaa. A quel punto troverà un messaggio con l’orario dell’appuntamento a cui dovrà presentarsi (volendo, a volto coperto) per restituire il bottino.
Sul posto ci sarà una guardia giurata che avrà con sé i 600 euro, e che procederà a consegnare la busta e a ritirare il maltolto.
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