GIUBIANO
Varese, parcheggi al Del Ponte: polemica infinita
Botta e risposta tra Amministrazione e Lega

Continua il botta e risposta tra Lega e Amministrazione comunale di Varese sulla questione dei parcheggi a servizio del personale dell’ospedale Del Ponte. «Nel momento in cui si ricoprono ruoli istituzionali è importante dare informazioni veritiere e puntuali - dichiara il sindaco Davide Galimberti - A tal proposito, sorprende l'affermazione del presidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia Emanuele Monti sul fatto che non sia mai stato previsto nessun parcheggio interno all'ospedale Del Ponte. Infatti dalla documentazione che riguarda il nuovo ospedale Del Ponte, e che porta la firma della stessa struttura ospedaliera, risulta che al contrario fosse previsto un parcheggio interno proprio per i dipendenti con 40 posti auto. Non c'è nessuna intenzione polemica, ma credo che nel momento in cui si ricopre un ruolo istituzionale, peraltro proprio all'interno del sistema sanitario regionale, è fondamentale perseguire la verità attraverso la conoscenza dei fatti e la consapevolezza delle proprie affermazioni, così da poter risolvere al meglio i problemi. Questo prima di tutto nel rispetto di cittadini e dei lavoratori. Con l'occasione rinnovo la piena disponibilità al dialogo per trovare le opportune soluzioni. Inoltre è evidente che il nuovo parcheggio realizzato vada comunque a risolvere un problema già individuato dallo stesso ospedale, che aveva appunto progettato di fornire la struttura con posti auto interni».
«La campagna elettorale è un periodo delicato - dichiara l'assessore ai Lavori pubblici Andrea Civati - noi cerchiamo di portarla avanti attraverso i fatti e la corretta informazione. Ben venga il confronto su opinioni differenti, ma sempre a partire da informazioni veritiere. Il progetto per la realizzazione del parcheggio per l'ospedale Del Ponte c'era, come riportato nel documento datato 8 gennaio 2017, e prevedeva la realizzazione di 27 posti auto coperti e 13 nelle zone con accesso carrabile. Strumentalizzare le istanze dei lavoratori, dando informazioni errate ai fini della campagna elettorale, non è rispettoso verso i lavoratori stessi».
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