VERSO LE PRIMARIE
Schlein a Varese: «Il Pd ritrovi la base»
Pienone in Sala Montanari per la donna che contende a Bonaccini la guida del Partito Democratico

La sala stracolma, soprattutto di giovani, un’attesa di 45 minuti rispetto alla tabella di marcia. Gli iscritti, gli elettori e i delusi del Partito Democratico a Varese hanno voglia di ripartire e per tanti di loro questa speranza si incarna in Elly Schlein, che contende la segreteria del Pd a Stefano Bonaccini. Questo almeno a giudicare dal successo della tappa di ieri sera, domenica 15 gennaio, in città, in Sala Montanari, di Schlein, che nella stessa giornata è stata anche a Milano, in provincia di Bergamo, a Lecco e a Como. Accolta da un tavolo presidiato dal sole donne, a partire da Helin Yildiz, che guida il suo comitato in provincia, Schlein ha parlato alla platea per poco più di mezz’ora, dimostrando che è pronta a dare ai dem quella «radicalità» perduta, e forse mai posseduta, invocata ad esempio dalla consigliera comunale di Gallarate, Anna Zambon.
SCUOLA, SANITA’ E DISUGUAGLIANZA
Così i temi sono quelli, ad esempio, della «scuola pubblica: questa destra ha messo nel nome del ministero il merito, ma non vede che quello che serve davvero sono condizioni di partenza uguali per tutti». Della «sanità pubblica: voglio dire a Letizia Moratti che le case di comunità non si fanno cambiando le targhe sugli edifici, servono luoghi vicini ai cittadini dove questioni sanitarie e sociali siano affrontate insieme». E poi ecco «il contrasto alle diseguaglianze e al cambiamento climatico, che sono temi intrecciati». La lotta «alla precarietà: la destra è ossessionata dall’immigrazione ma non vede l’emigrazione forzata di tanti giovani che vanno all’estero per mancanza di opportunità».
RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE
Schlein rappresenta il Pd che vuole essere di sinistra, che «deve fare un ricongiungimento familiare tra il suo vertice e la sua base, che deve ritrovare un blocco sociale di riferimento, perché accontentare tutti significa non accontentare nessuno». La scissione nel partito? «Non ci sarà -assicura - abbiamo bisogno di essere uniti». E il sostegno a Majorino in Lombardia è ribadito con forza: «Bisogna porre fine a 28 anni da incubo, gli anni in cui il centrodestra ha governato la regione».
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