L’ITER
Politeama: i tecnici dicono sì
Ultimate le verifiche sul progetto teatro disposte dal Molina. «Ma non decidiamo noi»

Che fine ha fatto il progetto della riapertura dell’ex cinema teatro Politeama?
A che punto è l’ipotesi che la sala di piazza XX Settembre ospiti un palcoscenico nella cornice di un centro culturale polifunzionale? In questi mesi il progetto, passo passo, silenziosamente, è stato verificato. La notizia della riqualificazione della struttura e della sua riapertura, dopo anni in cui la saracinesca è rimasta abbassata, aveva suscitato un ampio dibattito in città, con voci favorevoli e contrarie.
«Ciò che era nelle nostre possibilità, l’abbiamo fatto», dichiara Guido Bonoldi, presidente della Fondazione Molina, l’ente proprietario della sala. «Abbiamo fatto valutazioni strutturali sull’edificio, per capire se potesse sostenere una riqualificazione importante - spiega Bonoldi -. Valutazioni che ci hanno portato a concludere che, da un punto di vista tecnico, è possibile realizzare una ristrutturazione significativa del Politeama». A questo punto, aggiunge il presidente della Fondazione, «la palla passa ad altri».
La scelta di procedere o meno dipende dalle decisioni che saranno prese dagli enti firmatari dell’Accordo di programma per piazza Repubblica, Comune di Varese, Regione Lombardia e Università dell’Insubria. «Una scelta importante. Al momento non esiste un progetto definitivo – continua Bonoldi -, non c’è una scelta precisa su come avverrà la riqualificazione: servirà un progetto preliminare, un passaggio che non comporta un investimento da poco, gli enti dell’Adp, in particolare il Comune, devono decidere. Noi siamo pronti e le verifiche tecniche le abbiamo fatte». La Fondazione aveva dato anche la propria disponibilità a entrare tra gli enti dell’Accordo di programma, ma non è arrivata una risposta formale.
Un progetto importante per la città si trova a metà del guado. Come ribadisce il presidente della Fondazione Molina, «è un progetto in cui noi continuiamo a credere. La riqualificazione del Politeama può essere davvero un’occasione importante. Da un punto di vista generale, per la necessità di un budget minore rispetto alla costruzione di un nuovo teatro, e poi perché questo progetto si porta dietro anche la riqualificazione dell’intera zona centrale in cui la sala è collocata, in particolare della piazza antistante».
Per quanto poi riguarda la Fondazione Molina, Bonoldi sottolinea: «Siamo interessati al fatto che questo spazio riprenda vita, possa diventare un luogo di aggregazione della città non solo in occasione degli spettacoli teatrali, ma anche per altre iniziative culturali, come mostre e dibattiti». Insomma, un progetto di ampio respiro giunto ora a un passaggio decisivo.
Atteso dalla Fondazione di viale Borri e anche da una parte della città.
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