SANITA’
«Efficienza e competenza all’ospedale di Circolo»
La testimonianza e ringraziamenti del giornalista Antonio Franzi: «Esistono eccellenze nella sanità italiana in difficoltà»

Un’esperienza in prima persona all’ospedale di Circolo di Varese. L’incidente domestico, l’ambulanza, le cure ricevute da medici infermieri della struttura varesina, il supporto medico durante la riabilitazione. Ecco la testimonianza del giornalista Antonio Franzi.
LA TESTIMONIANZA
«Era il tardo pomeriggio di sabato 11 gennaio quando, a causa di un malaugurato incidente domestico, improvvisamente dovetti far ricorso dapprima all’autoambulanza e quindi alle cure dei sanitari ospedalieri».
Pronto Soccorso e Ortopedia: efficace sinergia
Lo scrivo subito: sia al Pronto Soccorso, sia al reparto di Ortopedia ho riscontrato efficienza, competenza e qualità d’intervento ad altissimo profilo: infermieri professionali, personale tutto e medici agiscono in un’efficace sinergia al servizio del paziente. Avevo peraltro fatto un “bel disastro al braccio destro”, per usare le parole dell’ortopedico che, subito dopo le prime e immediate cure e la temporanea ricomposizione nel braccio del polso fuoriuscito, mi visitò quel sabato sera. Purtroppo, in quelle condizioni di difficoltà, non potei annotarmi i nomi del personale infermieristico e medico del Pronto Soccorso che mi assistette: voglio comunque ringraziare ciascuno di loro. Fui quindi ricoverato in Ortopedia per le fratture sia del polso, più precisamente all’epifisi distale del radio (Edr), sia della spalla, all’altezza dell’omero prossimale. Qui ho trovato un’équipe di traumatologi giovani e altamente qualificati, capaci di utilizzare tecniche all’avanguardia. È il caso del fissatore che, installatomi insieme a placche e fili al polso dalla squadra operatoria guidata da Marco Puricelli, ho portato per otto settimane sulla mia spalla destra. Una tecnica, questa del fissatore, che ai medici varesini, non più tardi di due anni or sono, valse il riconoscimento per il miglior poster presentato all’assemblea della Società Italiana di Ortopedia.
Accomuno in un sentito ringraziamento anche la gentilezza e la bravura delle giovanissime anestesiste che si sono occupate di me come pure del personale amministrativo e sanitario dell’ambulatorio appunto di Ortopedia del padiglione Santa Maria.
Dalla cura alla riabilitazione
È già trascorso un lungo periodo dal giorno di quel gravoso incidente domestico: settimane non di certo facili per me, ma accomunate dalla certezza di poter contare su di un supporto medico di qualità. Tuttora sono in fase di riabilitazione e il percorso per il pieno recupero è ancora lungi dal termine. Anche in questo caso conto su persone super: sia per la fisioterapia (un grazie a Claudia, Simone, le due Silvie, Alice e Chiara), sia per l’idrochinesiterapia in acqua (grazie a Edoardo). E un bacio vada alla mia Lara!
Prendersi cura di chi ci cura
Questa testimonianza non vuole affatto negare le difficoltà che – lo sappiamo bene – toccano la sanità del nostro paese. È indispensabile, però, anche valorizzare quelle eccellenze che nel comparto pubblico sussistono. Perché tutti insieme – noi cittadini, gli amministratori degli enti locali, la classe politica e quella imprenditoriale a 360 gradi, il sistema mediatico – dobbiamo “prenderci cura di chi si prende cura di noi”, quale impegno cui ci richiama anche la fondazione Il Circolo della Bontà con la sua attività a favore degli ospedali del nostro territorio.
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