IL CASO
Varese, quattro mesi per l’esame della patente
Dimezzato il personale della Motorizzazione: scoppia il caos

Gli uffici della Motorizzazione civile di Varese sono in una situazione d’agonia. Le problematiche che vessano gli edifici di via Ca’ Bassa sono quelle che stanno causando il declino generale di questa tipologia di servizi pubblici in tutt’Italia, ma nella nostra provincia già da tempo hanno assunto i contorni della piena emergenza. Ormai la situazione è sotto gli occhi di tutti quegli utenti che devono sostenere la patente di guida o devono fare la revisione al proprio mezzo (la Motorizzazione si occupa direttamente della revisione dei mezzi pesanti).
Sono 14mila le patenti che ogni anno rilascia la Motorizzazione varesina, ma il ritardo per l’espletamento degli esami di guida si attesta sui quattro mesi e mezzo, mentre 7mila sono i fogli rosa in ritardo, quindi a essere protratti nel tempo non sono solo gli esami pratici, ma anche quelli teorici.
È una situazione drammatica, che pesa notevolmente sulle agenzie esterne, ma soprattutto sulle famiglie, che vedono rinviare anche per molto tempo la conclusione di un percorso già di per sé piuttosto dispendioso.
«Mio figlio doveva sostenere l’esame di guida nel mese di novembre - dice la mamma di un ragazzo che ha preso la patente da poche settimane a Bisuschio -, poi la scuola guida ha rinviato agli inizi di dicembre, affermando che non c’era posto alla Motorizzazione, poi ancora l’esame è slittato alla seconda settimana di gennaio. A parte lo stress dell’attesa, abbiamo avuto anche dei disagi a livello economico, perché il ragazzo ha dovuto pagare alcune altre guide fino alla data della prova pratica».
L’ALLARME DEI LAVORATORI
Se gli utenti sono quasi assuefatti a una tale situazione, che peraltro faticano a comprendere, non possono rassegnarsi i trentadue impiegati attualmente in pianta organica a Varese. «Le nostre incombenze sono molte e non si limitano agli esami della patente, che svolgiamo sia come funzionari interni che come esterni - spiega Bruno Di Lorenzo, delegato Uilpa (Unione italiana lavoratori pubblica amministrazione) all’interno della Motorizzazione varesina -. Ogni anno, per esempio, effettuiamo 3mila revisioni di mezzi pesanti in sede e quasi 8mila fuori sede. Senza contare le tantissime altre pratiche di diversa natura alle quali dobbiamo far fronte, tra mille difficoltà e rincorrendo gli inevitabili ritardi». L’organico della Motorizzazione varesina è sottodimensionata di circa il 50% rispetto al reale fabbisogno, a fronte di anni e anni di mancanza d’assunzioni. «Dovremmo lavorare almeno in sessanta a Varese - sottolinea Di Lorenzo -, anche perché la nostra provincia, in quanto a numero di operatori professionali e cittadini, quindi come bacino d’utenza, si colloca al quindicesimo posto in Italia. Tra l’altro la media dell’età dei dipendenti è di circa cinquant’anni, questo vuol dire che molti di noi sono prossimi al pensionamento. Non s’accenna al minimo ricambio o, quel che è davvero grave, neppure a qualsiasi forma d’affiancamento di persone più giovani».
«DIFFICOLTA’ DA ANNI»
Insomma, alla Motorizzazione civile di Varese non s’intravvede nemmeno lontanamente la luce fuori dal tunnel. «Queste gravissime difficoltà stanno andando avanti da anni - conclude il delegato Uilpa -, per cui anche gli operatori di Varese non possono non aderire alla protesta che sta montando a livello nazionale. La situazione è drammatica un po’ ovunque».
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