MOSTRA STORICA
Varese risorge in foto e presenta il suo archivio

Nel giugno del 1868 Giuseppe Garibaldi scrive da Caprera ringraziando il fotografo Pasquale Bossi per avergli inviato un’immagine della cerimonia di celebrazione della battaglia di Varese, avvenuta il 26 maggio 1859. Sono proprio le fotografie del fondo risorgimentale - che comprendono luoghi topici di quegli eventi e ritratti di Garibaldi e Mazzini e di patrioti bosini - a costituire il nucleo fondativo dell’archivio fotografico dei Musei Civici.
Oggetto di studi e catalogazione in anni recenti, l’archivio viene presentato al pubblico con una mostra (inaugurazione giovedì 11 maggio ore 18.30) curata da Daniele Cassinelli, Sergio Rebora e Giorgio Sassi, che propone una selezione di un centinaio di fototipi tra gli oltre ottocento risalenti agli anni compresi tra il 1860 e il 1940, per la maggior parte inediti. Una mostra che si inserisce in un più generale anelito della città - che giusto nel 2016 ha compiuto 200 anni - a guardare verso il suo passato più glorioso per conoscerlo e riviverlo, come è accaduto per esempio nella due giorni «Varese risorgimentale» da poco archiviata.
Un altro importante nucleo di fotografie in mostra è quello dedicato alle vedute del paesaggio locale, prima per documentarne la bellezza, poi per divulgare e conservare memoria di monumenti e opere d’arte nell’alveo della campagna di tutela intrapresa dallo Stato italiano a partire dall’ultimo quarto del XIX secolo. Tra i protagonisti di questo imponente lavoro di documentazione, insieme a fotografi dilettanti, ricorrono i nomi di Eugenio Fidanza, che con il figlio Francesco possiede lo studio più noto e attivo in città, di Pasquale Bossi e in seguito di Angelo Morbelli.
Si delinea così per i visitatori curiosi un affresco vivace della città e del territorio all’interno di un più ampio quadro d’insieme della fotografia storica italiana tra due secoli: le trasformazioni dal Risorgimento all’età fascista, con la demolizione di edifici in piazza Porcari, piazza Monte Grappa in costruzione, palazzo Littorio, il mercato coperto e il palazzo delle Poste; ma anche scorci inediti di vita quotidiana, il campanile del Bernascone che domina la città e greggi di pecore in via Sacco, le strade del centro invase dalle sfilate di Carnevale, giovani che pattinano sul lago di Ganna ghiacciato e l’istantanea di un treno elettrico che fugge alla Stazione Mediterranea di Varese in bilico sopra la folla di curiosi.
«Immagini nel tempo. Fotografi e fotografia a Varese tra ’800 e ’900» - Varese, Castello di Masnago, da giovedì 11 maggio (inaugurazione ore 18.30) fino al 2 luglio, da martedì a domenica ore 9.30-12.30 e 14-18, ingresso 4/2 euro, scuole 1 euro, info 0332.820409, www.varesecultura.it, catalogo Scalpendi editore.
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