CARO ENERGIA
Ristoranti e bar espongono le bollette
Fipe consegnerà le cornici per dimostrare ai clienti quanto siano aumentate le spese

«Una grande operazione di trasparenza a livello nazionale per mostrare ai cittadini e agli avventori di bar e ristoranti in quale situazione drammatica le imprese sono costrette ad operare».
LA PROTESTA
Così Fipe, la Federazione italiana dei pubblici esercizi, definisce “Bollette in Vetrina”: nei prossimi giorni i gestori dei pubblici esercizi associati a Fipe-Confcommercio riceveranno una cornice da appendere nei propri locali per mettere in bella vista le ultime bollette del gas e dell’energia elettrica. Bollette monstre, triplicate rispetto a un anno fa a causa dell’impennata dei prezzi del gas.
AUMENTO DEI PREZZI O SOSPENSIONE DELL’ATTIVITÀ?
Spiega Giordano Ferrarese, presidente provinciale e consigliere nazionale di Fipe Confcommercio, che conferma l’adesione all’iniziativa anche degli esercenti del Varesotto: «Una situazione che sta costringendo gli esercenti a dover scegliere tra gli aumenti dei listini, finora assai modesti, e la sospensione dell’attività in attesa di un intervento risolutivo da parte del Governo».
«Questa iniziativa - rimarca Aldo Cursano, vicepresidente di Fipe-Confcommercio - ha l’obiettivo di rendere trasparente cosa sta succedendo oggi a chi gestisce un bar o un ristorante anche nel tentativo di spiegare ai clienti perché stanno pagando il caffè un po’ di più e con il rischio nei prossimi mesi di ulteriori aumenti. Con aumenti dei costi dell’energia del 300% si lavora con una pistola puntata alla tempia. Se il Governo non interviene o si agisce sui listini o si sospende l’attività. Contiamo sulla sensibilità dei cittadini e dei clienti perché fare lo scaricabarile dei costi è proprio quello che non vorremmo fare».
«Per questo Fipe Confcommercio - aggiungono in coro Ferrarese e Cursano - «ha chiesto al Governo di potenziare immediatamente il credito di imposta anche per le imprese non energivore e non gasivore, Un credito di imposta del 15% per l’energia elettrica non è assolutamente adeguato agli extra costi che le imprese stanno sostenendo ora. Occorre però fare presto, altrimenti si rischia di innescare una spirale inflazionistica destinata a gelare i consumi».
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