IL RICONOSCIMENTO
Varese, salvato dalla squadra anti-bulli
Premio agli studenti che hanno scortato un compagno preso di mira nel tragitto tra casa e scuola

Il bullismo e il cyberbullismo hanno i secondi contati quando le azioni di contrasto partono dai giovani. Lo dimostra il caso dell’Isis Newton di Varese. Dove la squadra di “agenti anti-bullismo” formata dagli studenti è entrata in azione per scortare un ragazzo che subiva violenza mentre andava e tornava con il pullman. Coinvolti anche gli studenti che percorrevano la stessa tratta così da fare il viaggio insieme alla vittima. L’unione fa la forza, tanto è vero che il bullo, vedendo che la persona presa di mira non era più sola e fragile, ha smesso di esercitare la sua prepotenza.
IL PREMIO
Proprio per l’impegno dimostrato, la squadra anti-bulli dell’Isis Newton ha ricevuto il premio “amico diritti dei bambini e della gioventù 2023”. Riconoscimento, giunto alla seconda edizione, istituito da La Casa del Giocattolo Solidale con l’obiettivo di far conoscere come, con l’impegno spontaneo di tutti i giorni, sia possibile raggiungere grandi traguardi. «Fanno parte della squadra anti-bulli una ventina di studenti desiderosi di mettersi a disposizione dei compagni più fragili raccogliendo le loro richieste di aiuto e desiderosi di impegnarsi affinché il clima a scuola sia positivo - spiega Anna Ponsiglione, docente di italiano e storia e referente anti bullismo e prevenzione all’Isis Newton -. I ragazzi hanno seguito un corso di formazione con un avvocato, uno psicologo e le forze dell’ordine e hanno lavorato su empatia e relazione. Ci muove la convinzione che sia necessario sostenere la vittima, ma anche il bullo che è sempre a sua volta una vittima».
L’ASSOCIAZIONE
Giovedì sera, in Santa Maria della Gioia di via Cardinal Ferrari, nell’ambito di una partecipata cerimonia allietata dal coro Solevoci, è stato premiato anche Vincenzo Vetere, fondatore dell’Associazione Contro il Bullismo Scolastico. «L’idea di creare l’associazione è nata nell’estate del 2014, quando ho sentito alla televisione che una ragazza, vittima di bullismo, stanca di subire ulteriori vessazioni, si era uccisa lanciandosi da una finestra», racconta Vetere. Da qui la decisione di attivarsi per aiutare i giovani che hanno subito o continuano a subire comportamenti aggressivi e violenti di natura sia fisica sia psicologica. L’associazione, che ha sede a Magnago, dal 2015 organizza diverse attività di ascolto, supporto e formazione. Nelle scuole, ad esempio, vengono portati dei giochi di ruolo che - riproducendo una scena di bullismo o cyberbullismo - consentono agli studenti di mettersi nei panni delle vittime, comprendendo la spirale di violenza che si crea.
L’AMICO A QUATTRO ZAMPE
Durante la serata è stato premiato anche un amico speciale dei bambini: Aaron, un bellissimo labrador, amico fedele di Leonardo e preparatissimo cane da assistenza per autismo. È il simbolo di come anche un amico a quattro zampe, adeguatamente formato, possa diventare fondamentale nel superamento delle difficoltà, siano esse motorie, sensoriali o intellettive.
LE FAMIGLIE
Il quarto e ultimo premio è andato a tutte le famiglie affidatarie che accolgono bambini per breve tempo, ma con infinito amore. In loro rappresentanza c’era la famiglia Cappello-Crivellaro. «Desidero ringraziare tutti, grandi e piccini, che numerosi hanno partecipato a questa bella serata all’insegna della solidarietà - ha detto Ivan Papaleo, presidente de La Casa del Giocattolo Solidale -. Un evento dove abbiamo dato risalto a chi davvero con impegno quotidiano si dedica ai bambini, specialmente ai più fragili. Perché negli occhi di un bambino felice c’è il futuro del mondo».
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