PROGETTO DI RINASCITA
Nuovo borgo di artisti a Sant’Ambrogio vecchio
Alcuni locali sfitti già recuperati all’artigianato

Come Bussana Vecchia in Liguria, anche Sant’Ambrogio potrebbe rinascere borgo degli artisti.
L’idea sta riscuotendo interesse perché darebbe al quartiere una nuova identità, rendendolo più attrattivo anche in ottica turistica. Il primo tassello di questo disegno è Spazio Kyklos, il centro culturale inaugurato in ottobre in via Sacro Monte 28.
«Una volta a Sant’Ambrogio c’erano parecchie attività commerciali, che poi hanno chiuso. Noi abbiamo “adottato” un negozio sfitto realizzandovi alcuni interventi strutturali, come il rifacimento del bagno e dell’impianto elettrico – racconta Francesco Bruno, artista-meccanico e anima del centro culturale con Giovanni Dal Cin e Veronica Casnati -. Abbiamo così potuto aprire Spazio Kyklos per mettere in mostra l’artigianato da noi prodotto e ospitare artisti per esposizioni temporanee».
Nei mesi scorsi, i locali di un altro negozio chiuso da tempo sono stati adocchiati da una giovane artigiana interessata ad aprirci il proprio laboratorio. Qualcosa, dunque, si sta muovendo. «La cosa importante è trovare proprietari di negozi disposti a venirci incontro con gli affitti, nell’ottica di creare il brand “quartiere d’artista”, cosa che può valorizzare il borgo nel futuro e far crescere il valore degli immobili. E’ un progetto su cui stiamo lavorando» conferma Michele Todisco, presidente dell’associazione per la promozione dell’artigianato artistico Manimaestre, che ha sede in via Canetta.
E’ la seconda volta in pochi anni che Sant’Ambrogio si interroga sulla propria identità, provando a trovare un’alternativa all’anima commerciale che aveva negli anni Ottanta. Il progetto precedente riguardava via Robarello, dove un’ostetrica voleva aprire un polo per le mamme e i bambini coinvolgendo anche alcune associazioni culturali legate alla musica e al teatro.
Un laboratorio permanente sulla valorizzazione del quartiere è la festa “Sant’Ambrogio in strada”, tradizione che quest’anno riprenderà dopo lo stop forzato causato dal Covid. «L’evento riscuote sempre molto interesse, tanto che l’incontro di domani sera al Circolo L’Avvenire è già quasi “sold-out” - conferma l’organizzatore Stefano Morandini -. La festa, che si svolgerà domenica 5 e martedì 7 dicembre, è nata (con la collaborazione del Comune) per dimostrare che il rione è vivo. Ha un valore sociale molto alto e punta a promuovere uno dei quartieri più belli di Varese. Vogliamo far capire che Sant’Ambrogio ha una grande potenzialità economica e artistica».
Nel quartiere e nel territorio i negozi che resistono alla desertificazione commerciale - tra cui una merceria storica, un alimentari, una macelleria e un panificio – sono dei veri punti di riferimento. Attività che durante l’emergenza sanitaria sono state oggetto di una ulteriore riscoperta da parte dei residenti. Inoltre, sempre più persone partono da Sant’Ambrogio per raggiungere il Sacro Monte camminando, cosa che ne fa una “base” per il trekking. Certo, ci sono delle criticità: mancano i parcheggi, internet non prende, sono stati segnalati problemi relativi alla segnaletica stradale. Ma quando le energie ci sono, e vengono messe in circolo, non può che nascere qualcosa di buono.
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