PROFESSIONALITA’ E PASSIONE
Il Varesotto e le botteghe che non chiudono
Chi sono, come resistono, cosa chiedono alla Regione. Uniascom: «Vanno protetti»

Professionalità, passione e dedizione per il proprio lavoro e una grande resilienza. È con queste carte vincenti che trenta attività commerciali della provincia di Varese hanno conquistato il riconoscimento, da parte della Regione, di “negozi storici”: alle spalle almeno 40 anni di attività. E oggi ancora la voglia e la caparbietà di non arrendersi e di aprire la propria bottega ogni giorno. Lo hanno fatto anche nel 2020, nell’anno peggiore in assoluto per il commercio locale. A dar loro la forza lo stretto rapporto con la clientela, la consapevolezza di saper fare bene il proprio mestiere e la capacità di saper innovare. Ora, forti anche della loro storia, chiedono più attenzione. A farsi portavoce delle loro istanze è il presidente di Uniascom , Rudy Collini: «Queste attività vanno protette- dice - e sarebbero auspicabili sconti per imposte e tributi». Una proposta che raccoglie ampi consensi. L’appello è alle amministrazioni comunali, per l’apertura di un dialogo che porti a valutare la proposta.
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