SERIE A - PLAYOFF
Varese-Siena, la ricetta di Meo
Sacchetti spettatore a Masnago: "Gli arbiri? Sì, falli discutibili in gara 1. Ma la Mps si può battere solo con ritmo, intensità e senza paura"
"Bisogna cancellare tutto e mettere in campo l'energia necessaria per giocare una partita diversa, evitando di farsi prendere dalla tensione che ha condizionato gara 1 in una partita molto spezzettata e con tanti falli
anche dubbi. Il metro arbitrale? Sicuramente qualche contatto è stato tollerato e ti puoi anche innervosire perché sei abituato a valutazioni diverse, però Siena è abituata a giocare una pallacanestro molto fisica e per batterli bisogna sapersi adeguare".
Meo Sacchetti apre la pagina della semifinale da spettatore dopo che Cantù (sconfitta anche in gara 2 da Roma, questa volta 74-68 complice un terzo quarto sciagurato: 8-21), in versione cinismo e sudore, ha tolto di mezzo la sua sontuosa Sassari.
Meo lo fa con l'intervista rilasciata a Beppe Sciascia e pubblicata sulla Prealpina in edicola martedì 28 maggio alla vigilia di gara 2 di semifinale playoff. Si viaggia verso il tutto esaurito col popolo biancorosso che confida in una reazione dei suoi beniamini per scongiurare l'ipotesi dell'ultima volta di Varese a Masnago per quest'annata (sullo 0-2 Siena potrebbe capitalizzare il prossimo doppio turno casalingo): all'apertura delle prevendite, mancavano un centinaio di posti, equamente suddivisi tra parterre e tribuna gold. Dunque si è già oltre quota 4.700 spettatori.
La seconda al PalaWhirlpool è la partita in cui Varese dovrà spiegarsi e spiegare al resto d'Italia che se ha vinto la regular season non è stato per caso. Certo, l'avversario è il più ostico: i campioni d'Italia, con rooster da Euroleague rinfrancati nello spirito dalla vittoria in gara 7 dei quarti su Milano e dall'avvio pure vincente in gara 1 proprio a Masnago (72-80).
Sacchetti prova a leggere i temi del match numero due: zona intensa di Siena per rallentare e chiudere più agevolmente sui tiratori della Cimberio e poter gestire contropiedi "facili" o secondi tiri scelti dalle sue bocche di fuoco (Hackett, Brown ma anche Sanikidze e Ress, oltre a Moss e Carraretto, Eze e Jannings) e invece ricerca della massima velocità da parte di Varese che, aprendosi il campo, potrà innescare meglio Dunston oppure cercare gli inserimenti di Ere e Polonara o le fucilate di Sakota, Banks e Green.
Proprio il play sarà la chiave. Sconfitto in gara 1 nel duello con un mortifero Bobby Brown, anche perchè non in perfette condizioni fisiche, Mike Green dovrà cercare innanzitutto d'innescare l'alchimia offensiva della sua squadra, anziché tentare di risolvere la partita per fiammate personali.
Riecco allora la dote della pazienza, mancata a Varese in gara 4 a Venezia e recuperata in gara 5 dei quarti di finale, quanco l'intensità messa in campo dalla squadra di Frank Vitucci è rimasta costante nei momenti decisivi della partita. Quel che ha fatto difetto anche in gara 1 con Siena quando - osserva Sacchetti - "la Mens Sana ha sì dimostrato di non essere più la stessa imbattibile sqadra dei sei scudetti in fila ma di possedere la medesima mentalità difensiva e l'uguale freddezza nei momenti clou".
Se Varese aspetta Green, Banks e Ere e - in attacco - Dunston, tutti e quattro sotto tono in gara 1, Siena dovrà probabilmente centellinare Kangur (distorsione alla caviglia) ma potrà dare minutaggio nelle rotazioni a una delle sue armi migliori: Carraretto. Dunque sarà una questione di duelli, ovvero di muscoli e cioè di metro arbitrale, permissivo, soprattutto a favore di Siena, quello di gara 1 così come lo fu al Forum in gara 7 contro Milano. Che i campioni d'Italia godano d'una tutela supplementare alla loro indiscutibile bravura è nelle riprese televisive di gara 1 e nello spirito del fallo tecnico che Vitucci ha incassato subito dopo un plateale fallaccio su Green passato in cavalleria. Farsene una ragione per dimostrare d'essere più forti sul parquet è la sfida nella sfida cui è chiamata Varese nella serata uggiosa di martedì 28 maggio (ore 20.10, diretta su Rai Sport 1).
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CIMBERIO VARESE: 5 Sakota, 6 Banks, 7 Rush, 9 De Nicolao, 10 Green, 14 Balanzoni, 16 Bertoglio, 19 Cerella, 25 Ere, 33 Polonara, 42 Dunston, 44 Ivanov (8 Talts). All Frank Vitucci.
MONTEPASCHI SIENA: 6 Brown, 8 Eze, 9 Carraretto, 10 Rasic, 11 Kangur, 13 Sanikidze, 14 Ress, 16 Ortner, 18 Lechthaler, 22 Janning (25 Christmas), 23 Hackett, 34 Moss. All. Luca Banchi.
Arbitri: Mattioli, Martolini, Aronne.
PRECEDENTI - Gara 1: 72-80. Solo quattro vittorie su dieci semifinali scudetto per la Cimberio contro i sette successi di Siena in otto serie (ultima sconfitta nel 2003 di fronte a Treviso, poi striscia aperta di vittorie con altrettanti scudetti conquistati). Nella storia dei playoff solo sette volte su tredici occasioni la testa di serie numero 1 del tabellone ha battuto la quinta della stagione regolare; per Varese tre sconfitte su altrettanti precedenti (1-2 con Milano nel 1979, 1-2 con Bologna nel 1981 e 1-2 con Pesaro nel 1988).
Altri servizi sulla Prealpina in edicola martedì 28 maggio.
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