LUNGOLAGO
Varese, sorvegliati speciali i cani aggressivi
Per dieci giorni da Ats Insubria i due animali (pastori da gregge) che hanno feriti due uomini sulla ciclabile

Sono “sotto osservazione”, in sicurezza e controllati, i due cani da pastore che mercoledì mattina, 31 gennaio, hanno assalito due runner, uno ferito seriamente, mentre correvano sulla pista ciclabile attorno al lago di Varese, all’altezza della rotonda di Capolago. in direzione di Buguggiate, a poca distanza dal gregge.
Sul caso stanno indagando i carabinieri di Varese, con il supporto di quelli di Azzate intervenuti nell’immediatezza dei fatti poco prima delle 9, e dei Forestali, oltre alla Polizia di stato che ha raccolto la prima chiamata al 112, quella fatta da un corridore 37enne di Gerenzano, il ferito più lieve a cui è stata strappata la maglietta. Per lui, accertamenti ma un quadro non preoccupante.
Ad avere la peggio, invece, il secondo podista, un 55enne varesino che è stato morso in più punti del corpo, praticamente a tutti gli arti, con ferite serie a un braccio, per cui è stato operato d’urgenza all’ospedale di Circolo.
L’atleta ha perso molto sangue e si è spaventato molto, tanto da temere per la propria vita davanti alla furia dei cani guardiani, ma ora è fuori pericolo. Anche grazie a forza fisica, lucidità e preparazione è riuscito a reagire sferrando dei pugni che hanno allontanato i meticci di grossa taglia, per poi allertare i familiari e le forze dell’ordine. Minuti drammatici, vissuti con la paura che tutto potesse ricominciare: chissà come mai i guardiani delle pecore hanno visto nei corridori una minaccia.
Di sicuro l’assalto è stato violento e i segni sono pesanti. Dopo le cure, l’uomo azzannato è già stato dimesso ma ci vorrà del tempo per guarire del tutto da quei morsi profondi.
Intanto anche i veterinari di Ats Insubria sono intervenuti come previsto dalla normativa nei casi dei cosiddetti “cani morsicatori” per la profilassi della rabbia e per valutare l’aggressività. Come di consueto, gli animali coinvolti in questi episodi rimangono sotto osservazione per almeno 10 giorni, dopo di che si valuteranno le misure da prendere.
Già dopo le aggressioni, i militari dell’Arma avevano identificato e denunciato i proprietari per omessa custodia e mal governo, con la possibilità che la posizione possa aggravarsi in lesioni aggravate colpose.
Le due vittime sporgeranno denuncia dopo la fase delle prime cure, ma pare non si tratti di casi isolati: risultano altre segnalazioni da parte dei frequentatori della pista ciclabile per la presenza di cani liberi molto aggressivi.
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