EMERGENZA GIOVANILE
Varese, spaccio e risse in piazza San Vittore
Degrado nel centro storico: l’allarme dei genitori

Inciviltà e degrado sono anche in piazza San Vittore, dove da troppo tempo si verificano atti vandalici e alcuni angoli vengono usati come orinatoi a cielo aperto o per abbandonare lattine e bottiglie. Questa la situazione nella piazza della basilica di San Vittore, la piazza più importante della città e più visitata dai turisti in centro. Purtroppo, come avviene in alcuni quartieri in periferia, anche qui c’è la presenza quotidiana di “bad boys”, di bande di ragazzi per la maggior parte adolescenti che sporcano, spacciano e fumano spinelli in pieno giorno davanti a decine di bambini che giocano accompagnati dai genitori.
Sono proprio i genitori che si lamentano della situazione e chiedono più sicurezza per i loro figli: «La situazione è fuori controllo, spesso questi giovani portano la radio, mettono la musica ad alto volume e cominciano a fare giochi violenti. Bevono, lanciano bottiglie di vetro e i bambini vengono derisi e insultati. Spesso i genitori devono intervenire rischiando che la discussione si trasformi in rissa».
Queste bande spesso hanno reazioni aggressive, lo testimoniano i genitori che portano a giocare i figli in piazza e che esprimono la loro preoccupazione perché non ritengono più sicuro un luogo che prima era vivibile e tranquillo. «La polizia passa spesso ma non interviene perché non fanno in tempo a “beccarli” sul fatto. I ragazzi fanno in tempo a scappare per poi ritornare una volta andati via gli agenti. Si assiste spesso a lanci di bottiglie di vetro, a risse, spaccio e addirittura ci sono ragazzi che fumano spinelli indisturbati senza neanche preoccuparsi di nascondersi».
Questa la testimonianza di un genitore che porta i due figli a giocare in piazza San Vittore.
Stessa situazione nella piazza del Battistero dietro il campanile del Bernascone, dove anche di notte decine di ragazzi di ogni età occupano la piazzetta con bottiglie di vino, e anche qui c’è spaccio di droga e imbrattamento dei muri. Lo racconta un abitante della zona: «Ormai piazza Canonica è diventata una meta turistica non per il pozzo, ma per le scritte sui muri. Arrivano ragazzi a vedere le scritte, spesso blasfeme, e qualcuno si fa anche un selfie come ricordo. Vanno riportati ordine e sicurezza in una piazza che abbraccia storia e tradizione, in una città che chiede che la sua bellezza sia rispettata».
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