IL CANTIERE
Varese: stazione dei bus senza riparo
In piazzale Kennedy viaggiatori in attesa sotto la pioggia. L’assessore: «Lamiera in consegna, poi i pannelli solari»

Con la ripresa delle scuole dopo la pausa natalizia, la zona di piazzale Kennedy a Varese è nuovamente nel caos. Coda dell’intervento sul comparto stazioni, la grande area tra i due scali ferroviari non sembra trovare pace. Le centinaia di ragazze e ragazzi che, al termine delle lezioni, devono utilizzare i pullman per tornare a casa, dilagano in strada costeggiando il cantiere che realizza la promenade pedonale che porterà alla stazione Nord.
Il serpentone di ragazzi, zaini in spalla, che, nelle ore di punta, si dirige verso piazzale Kennedy, deve fronteggiare la colonna di auto e pullman diretti verso il centro e i mezzi che scendono da via Maspero.
Un traffico a doppia direzione di marcia che, tra l’altro, si trova imbottigliato in un tratto ristretto dal cantiere in corso. In questo modo si contendono la strada auto, pedoni e bus. Una volta giunti nel piazzale non ancora terminato, ma con due cantieri in funzione (da una parte quello della promenade, dall’altro quello del centro per anziani), gli studenti si sparpagliano lungo le 6 pensiline bianche, in attesa dei mezzi di trasporto diretti fuori città. Una vera folla su uno sfondo surreale, quello dell’autostazione, tra i punti nevralgici del progetto Stazioni. Infatti nel piazzale ci sono studenti, panchine, stalli con i pullman, ma le pensiline del terminal restano ancora scoperte.
Se piove? Se nevica? «Spero sempre che non accada, dato che sono costretta ogni giorno a stare qui in attesa del pullman per Osmate», risponde una signora che fa la badante. Ma nel caso di brutto tempo, dove ripararsi? Due studenti in partenza per Viggiù e Sesto Calende rispondono all’unisono: «Andremmo sotto alla tettoia del bar». Troppo piccola, però, per dare riparo alle centinaia di ragazzi che ogni giorno sono in attesa dei bus. «Io mi porto sempre dietro l’ombrello», interviene un amico. Davvero un disagio che, con il brutto tempo, può creare non pochi problemi agli utenti dei mezzi pubblici.
Eppure le pensiline continuano a restare senza tetto. Da mesi. Sia in piazzale Kennedy, che davanti alla stazione dello Stato, dove una pensilina isolata attende di essere coperta. Un fatto incomprensibile.
«Stiamo risolvendo il problema e realizzando le coperture», risponde l’assessore ai Lavori pubblici del Comune, Andrea Civati. Quanto alla tempistica, non se la sente di fare previsioni. Nonostante la soluzione sia già stata trovata. «Dobbiamo prima installare una lamiera (attualmente in consegna) e, successivamente, provvederemo a realizzare i pannelli solari», precisa l’assessore comunale.
Copertura dunque assicurata, ma punto interrogativo sulla tempistica. Così l’intervento sulle Stazioni che pareva pronto a tagliare il traguardo, resta al palo in attesa delle tettoie. Scrutando il cielo e le minacce di pioggia o neve in arrivo.
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