PROVINCIALE RASA
«Strada e fermata troppo pericolose»
La protesta inascoltata: residenti sul piede di guerra

La protesta parte da lontano. Problema irrisolto a Varese, come spesso accade quanto vi sono più enti coinvolti e dunque la decisione ultima – anche quando è chiara – diventa più difficile da prendere o forse un alibi.
Di certo è che nulla è cambiato in quel tratto di via provinciale Rasa, cioè la strada che porta dalla strettoia di Fogliaro verso il borgo alle porte di Varese, ma ancora a pieno titolo sul suolo cittadino, per chi deve prendere il bus (quello delle linee extraurbane che portano in città).
La strada è pericolosa e non solo perché con tante curve inframmezzate da rettilinei che invitano a pigiare il piede sull’acceleratore, nonostante i bidoni arancioni per rilevare la velocità (spesso vandalizzati) posizionati a più riprese lungo il tragitto.
Altro problema che denunciano i residenti è quello dell’assenza totale, in quel punto, di strisce pedonali, con tutti gli inevitabili problemi di sicurezza.
Le richieste di intervento sono arrivate più volte, in questi anni, in Comune.
Esiste anche un progetto di sistemazione, ma aldilà di qualche sorpalluogo e di verifica della situazione, i risultati al momento non si vedono.
La Polizia locale ha inserito la strada in quelle “ad alta pericolosità” con controlli con il telelaser e la presenza di un “bidone arancione” per fotografare chi corre (più volte vandalizzato).
È dei giorni scorsi l’accertamento d’entrata, cioè la verifica di fondi stanziati nelle casse comunali, di poco meno di 200 mila euro, contributo regionale, per la messa in sicurezza delle strade e la riduzione del rischio di incidenti.
Arriveranno dei fondi anche per questo tratto di strada?
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