INQUINAMENTO
Tante “sentinelle” sul lago
Ats e Arpa già al lavoro da tempo: il risanamento non è più un sogno

Via l’inquinamento dal lago. Più controlli, meno alghe, meno scarichi direttamente nel bacino lacustre.
A poche ore dalla firma dell’accordo quadro per il risanamento, la certezza che non siano solo progetti ma che vi sia già qualcosa di concreto e diverso per il controllo della qualità dell’acqua, viene dal lavoro svolto dall’Ats Insubria e dall’Arpa. I punti di monitoraggio sono per esempio cresciuti.
Da tre si è passati a cinque. Si trovano sulle rive della Schiranna, di Gavirate, di Biandronno, di Bodio, di Cazzago Brabbia. Un tempo i luoghi dove i tecnici dell’Ats procedevano ai campionamenti erano soltanto tre e per un periodo limitato dell’anno, da maggio a settembre. Ora non solo il controllo è più esteso ma anche costante.
L’Agenzia di Tutela della Salute, tramite gli esperti dell’Unità operativa complessa di Igiene sanità pubblica, «ha aumentato la rete di monitoraggio che svolge sempre sia sul fronte microbiologico sia sul fronte algale», spiega la biologa Elena Tettamanzi, referente per Salute, Ambiente e Balneabilità.
In pratica, si valuta il rischio per la salute delle condizioni dell’acqua del bacino lacustre. Con analisi che vanno a rintracciare escherichia coli ed enterococchi intestinali, tra gli indicatori più sensibili per il rischio malattie, ma si esaminano anche gli elementi che a volte in estate, quando fa molto caldo, provocano la proliferazione algale: si vanno a rintracciare le alghe potenzialmente tossiche, come i cianobatteri che proliferano con l’aumento della temperatura.
Se la mappatura delle tossine che possono essere pericolose avviene a riva, in mezzo al lago le boe saranno installate a breve e consentiranno di monitorare il lago sul fronte algale e di inquinamento, operazioni condotte da Arpa Lombardia, che utilizza parametri diversi, cioè “tarati” sulla conservazione dell’ambiente e meno sulla tutela della salute. Mappature e campionamenti sono dunque già partiti, così come si stanno avviando gli accordi per il monitoraggio degli scarichi fognari. Si tratta di operazioni già ben avviate anche se soltanto venerdì scorso è stato firmato l’Accordo quadro per il risanamento del lago, al Chiostro di Voltorre, alla presenza del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, dell’assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo, del presidente della Provincia Emanuele Antonelli, di tutti i sindaci e i rappresentanti degli enti coinvolti nel progetto (tra cui il direttore generale dell’Ats Insubria Lucas Maria Gutierrez). Nei giorni scorsi Emanuele Monti, presidente della commissione Sanità e Politiche sociali della Regione, ha ricordato che l’Accordo quadro è stato varato grazie a un suo emendamento al Bilancio presentato in dicembre. «Fondamentale sarà la riattivazione dell’impianto ipolimnico», dice Monti, «per tenere sotto controllo l’inquinamento».
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