LA SENTENZA
Varese, tentato omicidio vicino all’aula studi: sei anni
Giovane algerino condannato dal Tribunale

Sei anni e un mese di reclusione, oltre a un anno in una Rems (residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza).
S’è concluso con una condanna il processo per il tentato omicidio avvenuto l’8 ottobre 2022 in via Forzinetti, sopra l’aula studi. Tentato omicidio per il quale fu subito arrestato dalla polizia di Stato il 28enne algerino senza fissa dimora A.R., accusato di aver accoltellato al torace e poi spinto oltre il parapetto, facendogli fare un volo di quasi cinque metri (attutito dalla tettoia per le biciclette), un diciassettenne tunisino che era intervenuto per difendere un suo amico con il quale l’imputato stava avendo una discussione.
Il processo s’è svolto con rito abbreviato (che garantisce uno sconto di un terzo della pena) davanti al gup Alessandro Chionna. Un abbreviato condizionato però alla perizia psichiatrica chiesto dal difensore, l’avvocato Walter Felice; perizia che ha stabilito che, nonostante un grave deficit cognitivo legato anche a una storia di tossicodipendenza, l’algerino fosse capace di intendere e di volere al momento del fatto, oltre che di stare in giudizio. Per lui il pm Federica Recanello aveva chiesto sei anni di carcere, mentre la difesa ha proposto la riqualificazione del reato in lesioni personali (la prognosi fu di sette giorni). Difesa che ha anche messo in dubbio l’utilizzo della lama - per l’accusa un coltello o un taglierino - che non è mai stata trovata.
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