L’INIZIATIVA
Varese, torna la Colletta alimentare
Domani 500 volontari davanti a 81 punti vendita provinciali

Oltre cinquecento volontari, 81 punti vendita, 56 strutture caritative convenzionate, 7mila persone sostenute direttamente: torna anche a Varese e nei paesi confinanti per il ventisettesimo anno consecutivo la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, in programma domani, sabato 18 novembre, durante l’intero orario di apertura di negozi e supermercati.
CRISI ECONOMICA
Rispetto all’anno scorso si registra una leggera contrazione di questi ultimi (erano 85) alla quale fa riscontro però un aumento (più 3) delle strutture di aiuto e delle persone che faticano ad arrivare a fine mese, due facce della stessa medaglia costituita da una crisi economica ancora pesante per piccola e grande distribuzione e famiglie.
TESTIMONIAL E STUDENTI
Testimonial dell’edizione 2023 è la giornalista televisiva Benedetta Parodi, ma la novità vede scendere in campo in modo strutturato anche gli iscritti di parecchie scuole medie e superiori del territorio invitati dai ragazzi di Gioventù Studentesca: in più di un centinaio saranno presenti all’Esselunga e alla Lidl di Masnago coprendo tutti i turni dalle 8 alle 20. «Avere a cuore il bisogno dell’altro e partecipare assieme agli amici a un’opera come questa regala un senso a chi partecipa e, lontano anche dalle aree del mondo dove ci sono fame, carestia e guerra, educa a costruire la pace in nome del motto storico della Colletta Alimentare: condividere i bisogni per condividere il senso della vita» ricordano i responsabili di GS.
GESTO DI SOLIDARIETA’
Anticipato di una settimana rispetto alla consueta data dell’ultimo sabato di novembre, il gesto di solidarietà voluto sull’intero territorio nazionale da Fondazione Banco Alimentare si conferma essere «un gesto semplice ed educativo, a testimonianza che la solidarietà e il dono rendono realmente umana la convivenza civile e vincono l’indifferenza, causa vera di tante ingiustizie» commenta Andrea Benzoni, presidente di Nonsolopane, la realtà con sede in via Monte Santo a Varese che organizza la Giornata per conto della Fondazione.
IL BUCO NERO
Ma se oltre un quarto di secolo è trascorso da quando venne lanciata l’iniziativa, significa che fra crisi economica, diminuzione del potere di acquisto, famiglie in crisi, disoccupazione, Covid e quant’altro, il buco nero dei bisogni primari negati a tante persone è ancora ben presente anche sul territorio varesino. Prova ne è, per fare solo un esempio, che solo pochi giorni fa dalle Suore dell’Addolorata di via Bernardino Luini è giunto l’appello per raccogliere coperte, cappelli, guanti di lana con cui rimpinguare la scorta dell’Istituto, da distribuire a quanti, mangiato in loco il pasto caldo serale, poi hanno solo il cielo come tetto sotto il quale trascorrere la notte o sotto il quale riscaldarsi durante il resto del giorno.
L’APPELLO
«Lanciamo un appello affinché la partecipazione dei varesini sia almeno pari a quella del 2022 (in tutta la provincia vennero raccolte 205 tonnellate, in Italia 7.512, ndr) e si possa così, tutti insieme e ciascuno per quanto può, offrire un aiuto concreto a chi si trova in difficoltà». Ricordiamo che la Colletta raccoglie solo generi alimentari di prima necessità e non deperibili (quindi scatolette di pelati, carne, tonno, ma anche olio, latte a lunga conservazione, biscotti, omogeneizzati). Per chi non può recarsi fisicamente al punto vendita è disponibile il sito www.colletta.alimentare.it con cui si possono consultare anche le modalità on line di fare la spesa.
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