COMMERCIO
Varese, un mese di saldi: «Bene ma non benissimo»
Federmoda: «Il bilancio è al di sotto delle aspettative»

I cartelli sulle vetrine ci sono ancora, a poco più di un mese dall’inizio dei saldi in Lombardia, partiti il 6 luglio scorso.
Sconti in media del 50 per cento, ma che in alcuni casi arrivano anche al 70: e tutto ciò fino al 3 settembre, data ultima per acquistare le collezioni primavera- estate a metà prezzo o scontate. Ma come sono andate le vendite speciali?
MAI PIÙ DI GIOVEDÌ
«Direi che l’idea di iniziare i saldi di giovedì, perché il 6 luglio era un giovedì e non un sabato come di consueto, è completamente fallita - sottolineano Giorgio Angelucci, presidente provinciale Federmoda Confcommercio e, per il sud della provincia, Cristina Riganti, la vicepresidente - Il fatto che solitamente s’iniziasse di sabato con i saldi è per molti clienti una costante. Così il risultato è che molti neanche sapevano dell’avvio degli sconti. Quindi, tirando le somme, dobbiamo dire che cominciare di giovedì non serve: casomai meglio partire un weekend in anticipo, ma di sabato».
Così i referenti di categoria spiegano che il sabato 8 luglio è stata una buona giornata, per gli acquisti, almeno per la città di Varese, mentre il 9, la domenica, per chi teneva aperto, era un deserto. Anzi, il disastro.
Fino alla metà di luglio sia a Varese sia nel sud della provincia gli acquisti hanno stagnato, poi, non appena molti negozi hanno deciso di ribassare ulteriormente, e cioè fino al 50 per cento, qualcosa in più si è visto.
La sorpresa positiva, secondo Confcommercio, si è registrata ad agosto: forse perché più d’uno, al momento di fare le valigie, s’è reso conto che mancava il bermuda o l’abitino.
Ed è cambiata anche la clientela: non si va più “a vedere che cosa si trova”, bensì gli acquisti sono mirati: se si cercava la camicia, la camicia - e basta - resta. Senza aggiungere più il pantalone, per esempio.
IL PESO DEL METEO
Luglio afoso? Nessuno aveva voglia di trascinarsi sotto il sole a fare acquisti. Va un po’ meglio ora, che si respira. «Da noi si vedono tanti stranieri, soprattutto adesso, ad agosto - conferma Rebecca, di Annic, abbigliamento donna in via del Cairo - Da fine luglio, insomma, acquisti in aumento: siamo partiti dal 20 per cento di sconto iniziale per arrivare al 50 su una selezione di capi estivi. E da martedì 8 abbiamo ribassato ulteriormente alcuni prodotti. La clientela ha apprezzato, tanto che abbiamo dovuto riassortire alcuni capi. Chi entrava chiedendo l’estate è stata tentata anche di fare compere per l’autunno, perché già abbiamo esposto alcuni modelli».
Acquisti delle nuove collezioni al traino dei saldi: la conferma giunge anche dal negozio della catena low cost Mango: «Noi abbiamo venduto con lo sconto del 50 per cento la prima settimana, poi del 70 la seconda e quindi anche dell’80 per cento - spiega Lea - Certo, i modelli più riusciti sono andati subito sold out. E tanti si sono orientati anche sull’autunno inverno».
Federmoda conferma però in tutto il Varesotto un bilancio generale finora al di sotto delle aspettative, con scontrino medio basso: sono un ricordo gli acquisti con un bel totale, per esempio da mille euro. Renata Manzoni
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