STRADE
Photored e Velo Ok, scatta l’ora delle multe
Chi verrà “fotografato” mentre passa col semaforo rosso sarà punito con una multa da 163 euro e sei punti in meno. L’ex assessore Piatti: «Spreco di soldi pubblici»

Non si tratta di un provvedimento a sorpresa: la novità è stata ampiamente, ma ora è arrivato il momento di prestare ancora più attenzione per evitare multe salate. Sì, perché da martedì 3 aprile il Comune applicherà un robusto giro di vite sulla sicurezza stradale. Come? Attivando i tre nuovi photored installati in altrettanti incroci della città e posizionando a turno nei “bidoni” Velo Ok l’apparecchiatura in grado di rilevare la velocità dei mezzi (e di conseguenza elevare sanzioni).
Per quanto riguarda i photored, ossia gli “occhi elettronici” che immortaleranno i veicoli in transito con semaforo rosso, gli incroci monitorati saranno quello tra viale Ippodromo e viale Aguggiari, quello tra via Magenta e via Medaglie d’Oro e quello tra via Staurenghi e via Sacco: la presenza delle apparecchiature è segnalata da appositi cartelli fissi. Le telecamere saranno sempre in funzione e per chi non rispetta il Codice della strada si parla di 163 euro di multa e sei punti in meno sulla patente.
Cartelli mobili saranno invece collocati temporaneamente dalle pattuglie della Polizia locale, per segnalare la loro presenza e il fatto che in quel momento all’interno del Velo Ok vicino si trova la “macchinetta” che controlla la velocità.
Come spiegato nei giorni scorsi da Palazzo Estense, l’obiettivo dei circa trenta “totem arancioni” non è fare cassetta bensì garantire maggiore sicurezza sulle strade, e quindi la loro attivazione sarà segnalata di volta in volta.
Sulle novità tecnologiche che partiranno oggi in città interviene il consigliere comunale della Lega Nord Carlo Piatti, ex assessore a Sicurezza e Polizia locale: «Per quanto riguarda i photored – spiega – sono favorevole al provvedimento. Quando mi insediai nel precedente mandato chiesi alcuni preventivi a ditte specializzate, ma all’epoca l’unica possibilità era prenderli a noleggio, con un costo tra i 5mila e i 6mila euro al mese, troppo alto, quindi non se ne fece nulla. Mi chiedo soltanto dove l’amministrazione prenda tutti questi soldi, ma mi auguro almeno che nel tempo i costi siano calati».
Una sonora bocciatura arriva invece per l’installazione dei Velo Ok e il loro impiego, almeno per come è stato studiato dai vertici comunali: «Sono stati comprati molti “bidoni arancioni” – rimarca l’ex assessore alla partita -, quando comunque era già in previsione l’acquisto di due rilevatori di velocità, che tra l’altro non si possono posizionare fissi e stabili ma tengono impegnata una pattuglia della Polizia locale per tutto il tempo. Insomma, secondo me, si tratta soltanto di uno spreco di soldi pubblici».
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