BRANCHI DI SETTE ESEMPLARI
Vco terra di lupi: avvistamenti in aumento
Monitoraggio di gennaio: raccolti segni di presenza in diverse aree della provincia

Il Verbano Cusio Ossola è sempre più la terra dei lupi. Lo confermano i monitoraggi costanti avviati da qualche tempo. In base agli ultimi dati disponibili, si contano infatti diversi branchi, con alcuni gruppi che sono composti fino a sette esemplari. A dimostrarlo sono, in particolare, le azioni compiute all’interno del progetto Life WolfAlps Eu. A riguardo, nel mese di gennaio si è svolta la seconda sessione di raccolta di dati sul campo per il monitoraggio appunto della presenza del lupo sull’arco alpino.
I SEGNI DI PRESENZA
«Nella provincia del Verbano Cusio Ossola – spiegano dalla sede di Varzo dell’Ente di Gestione delle Aree Protette dell’Ossola - sono stati percorsi 37 “transetti sistematici” (ovvero percorsi con cadenza regolare nel corso dell’inverno), numerosi transetti “opportunistici” (ovvero percorsi in modo occasionale) e controllate 63 fototrappole distribuite su buona parte del territorio provinciale. Questa attività ha permesso di raccogliere segni di presenza di lupo lungo 11 transetti e 24 fototrappole hanno “catturato” video o immagini di lupo. Si è inoltre proceduto alla verifica di alcuni video effettuati da persone esterne alla rete di monitoraggio».
RETE DI RILEVATORI
Gli indizi di presenza raccolti dall’inizio dell’inverno sono distribuiti nei comuni di Antrona Schieranco, Anzola d’Ossola, Arola, Bannio Anzino, Bognanco, Borgomezzavalle, Calasca Castiglione, Casale Corte Cerro, Ceppo Morelli, Cesara, Cossogno, Craveggia, Crevoladossola, Domodossola, Formazza, Germagno, Loreglia, Macugnaga, Madonna del Sasso, Montecrestese, Ornavasso, Quarna sotto, Santa Maria Maggiore, Toceno, Trontano, Valstrona. La rete di rilevatori operanti sul territorio provinciale è composta da Polizia Provinciale, Carabinieri Forestali, Guardiaparco e personale tecnico dell’Ente di Gestione delle Aree protette dell’Ossola e del Parco Nazionale della Val Grande, Soccorso Alpino della Guardia di Finanzia, Guardiacaccia dell’Azienda Faunistica Val Formazza e volontari del Gruppo Grandi Carnivori del CAI, nonché da tecnici e cacciatori dei Comprensori Alpini VCO1, VCO2 e VCO3 che hanno ricevuto specifica formazione.
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