L’OBIETTIVO
Vedano Olona, la rinascita dell’ex cartiera
La Binda-Sottrici acquistata da un gruppo veronese. «Una cicatrice da sanare»

Un polo logistico al posto della vecchia cartiera delle Fontanelle, accanto al Ponte di Vedano. Non si tratta di un sogno, ma è l’obiettivo con cui alla fine di marzo l’area dell’ex Binda-Sottrici è stata acquisita da una società del Veronese, la Parolini Giannantonio, che se l’è aggiudicata all’asta per un milione e mezzo di euro. «Questa cicatrice del territorio dev’essere rimarginata quanto prima», ha detto ieri mattina, lunedì 22 aprile, il referente della società, Andrea Parolini, collegato in video con la sala consiliare di Villa Aliverti, dove le amministrazioni di Vedano e Lozza hanno presentato insieme l’operazione. Due anni è il tempo stimato dal sindaco vedanese Cristiano Citterio per la bonifica del sito. «Spero anche prima», ha precisato l’imprenditore veneto.
LA VARIANTE
I nuovi piani per l’area dismessa devono ancora essere scritti nella pianificazione urbanistica dei due Comuni. Fino ad oggi sulla cartografia al posto dell’ex cartiera è stata prevista la nascita di due strutture commerciali: una decina d’anni fa era quella la prospettiva a cui aveva fatto riferimento un operatore diverso, la cui proposta, però, alla fine non ha avuto le gambe per camminare. La presentazione avvenuta ieri del nuovo imprenditore in campo cambia le cose. Dopo l’estate è attesa la richiesta di una Variante puntuale della pianificazione urbanistica che descriva i nuovi progetti.
«Si cerca di restituire al territorio una solida e concreta possibilità di recupero dell’area», ha detto ieri il vicesindaco di Vedano, Vincenzo Orlandino. «Cosa che si è sempre cercato di raggiungere e che ora è più vicina».
In pista per impostare l’iter da seguire anche l’amministrazione di Lozza, sul cui territorio ricade una parte dell’ex cartiera. Anche se per la specificità del sito lì potrebbe occorrere un ragionamento diverso. «Siamo contenti di accogliere l’impresa Parolini che ha deciso di intervenire su quest’area che da troppo tempo è abbandonata», ha rimarcato l’assessore al Territorio, Matteo Acchini.
CICLABILE
Chiaro che la partita per la bonifica e il recupero dell’ex Binda-Sottrici dovranno giocarla le amministrazioni che saranno elette nei due paesi dopo le Amministrative del mese di giugno. Intanto ieri Andrea Parolini si è detto disponibile a ragionare sulla possibilità di prevedere, oltre alla bonifica, una soluzione per fare in modo che sia realizzato un attraversamento protetto della provinciale per collegare i percorsi ciclopedonali esistenti. «È una possibilità», ha ipotizzato il sindaco Citterio.
POSIZIONE STRATEGICA
La decisione della società veronese di puntare sulle Fontanelle nasce dalla posizione strategica a poca distanza dall’autostrada e dalla Pedemontana. Ma l’intervento è strategico anche per il territorio che ha bisogno di neutralizzare il problema ambientale rappresentato da uno stabilimento dismesso da trent’anni la cui copertura contiene amianto e nel quale sarebbero stati depositati idrocarburi.
«È un’opportunità importante», ha rimarcato Citterio. «La priorità sarà risolvere il problema ambientale con la collaborazione dei Comuni. Siamo intenzionati a fare un intervento che non disturbi il territorio», ha precisato Parolini.
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