CONTROLLI ELETTRONICI
Velobox, dieci multe all’ora
E presto due nuove postazioni nelle vie Morelli e Isonzo contro l’alta velocità. Parla il comandante della Polizia locale

Dieci multe all’ora: è la media delle infrazioni riscontrate dalla polizia locale durante i controlli contro l’alta velocità con gli autovelox.
Fra queste ce ne sono alcune per avere superato il limite di 50 chilometri orari, ma nessuna di oltre i 90 all’ora.
Sono dati soddisfacenti, secondo la polizia locale, perché dimostrano che la presenza dei velobox posizionati sulle strade più trafficate è un deterrente efficace: prima della loro introduzione, infatti, si correva al volante molto di più.
In attesa di dati certi, non solo sul fronte delle contravvenzioni inflitte quest’anno ma anche di quanto l’autovelox abbia fatto introitare al Comune, ci sono novità: «Stanno per essere consegnate per l’installazione altre due colonnine, le ultime della fornitura ordinata», annuncia il comandante dei vigili Alfonso Castellone. «La prima sarà collocata in via Morelli, l’altra in via Isonzo».
Si chiuderà così il cerchio secondo la mappatura delle strade dove si tende a correre: gli autovelox vengono utilizzati nelle vie Diaz, De Gasperi, Unità d’Italia, Pascoli, Roma e Piave. Tutte arterie periferiche dove chi guida tende a premere sull’acceleratore senza curarsi dei pericoli per sé e gli altri conducenti, ma soprattutto per pedoni e ciclisti.
Da via Roma e da via Piave, fra l’altro, erano giunti esposti di cittadini arrabbiati. «Esattamente come oggi succede con la via Firenze», rende noto il capo dei vigili. «Anche qui è stato chiesto un intervento perché i cittadini temono incidenti gravi. Così abbiamo eseguito controlli sulla velocità coi nostri rilevatori».
C’è un altro dato positivo: fortunatamente non si è più ripetuto quanto successo in agosto, quando qualcuno che non sopportava i nuovi velobox li aveva oscurati; armato di vernice spray, aveva imbrattato il vetrino dell’occhio elettronico delle colonnine in via Diaz e in via de Gasperi.
Si tratta delle strade di maggiore percorrenza, quelle più trafficate, dov’è più facile incorrere nelle sanzioni: potrebbe essere questa la ragione che aveva spinto qualcuno a commettere il vandalismo.
Certo, a conti fatti, è stato un gesto più plateale che altro: «I controlli sui limiti di velocità si continuano a fare», assicura Castellone. «Sia inserendo nelle colonnine l’autovelox sia installandolo sui nostri veicoli, in prossimità dei velobox». Oscurare l’occhio elettronico, in pratica, non serve perché i box sono più che altro un deterrente: la pattuglia può allestire il posto di blocco immediatamente dopo, attivando a distanza l’impianto che misura la velocità.
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