IL CASO
Lettera anonima, tutti col parroco
Il sacerdote: «Tanto affetto, ora non parliamone più»

Lettera anonima a don Roberto Rossi, a capo delle due parrocchie venegonesi: i cittadini non ci stanno e si schierano dalla parte del loro parroco.
Durante la classica omelia domenicale del fine settimana, alla presenza di numerosi fedeli, don Roberto ha deciso di raccontare un fatto singolare del quale, suo malgrado, è stato protagonista. Una lettera anonima inviata in parrocchia è divenuta uno spunto su cui fare riflettere la comunità su quello che un tempo era il ruolo del parroco in paese e su come oggi abbia assunto delle sfumature diverse. Sfumature necessarie che si plasmano, si adattano a un tempo in cui la fede è ad appannaggio di pochi.
«Prendo ancora spunto dalla lettera anonima che ho ricevuto. In essa sono invitato, dopo tanti anni che sono “pacatamente e timidamente” in questa comunità̀, a non lasciarmi “montare la testa dai modernoni del Consiglio pastorale, che mandano alla deriva la Chiesa». Mi si invita a farmi valere più̀ che mai “prima che qualcun altro prenda il mio posto”, ad avere più̀ “grinta”. Insomma, dovrei fare il parroco vecchio stile che decide e comanda senza ascoltare nessuno». Queste sono le parole di don Roberto trascritte nero su bianco sull’opuscolo domenicale lasciato sulle panche della chiesa. «Rispondo a tali inviti, gentilmente declinandoli. E se qualcuno vuole prendere il mio posto, si accomodi».
La questione ha sollevato subito molta curiosità tra i cittadini. Chissà chi è quella persona che ha avuto l’ardire di dare certi consigli non richiesti. Questo non è dato saperlo. Quello che è certo però, è che in molti hanno preso le difese del sacerdote riconoscendogli di aver sempre operato per garantire il benessere della comunità.
Interpellato sulla vicenda, il sindaco di Venegono Inferiore Mattia Premazzi preferisce tacere, mentre sui social l’accaduto non è passato inosservato. C’è chi sminuisce il tutto definendolo «una bega clericale», mentre qualcun altro accusa l’autore della missiva di non aver avuto il coraggio di firmarla. Dal canto suo don Rossi dichiara definitivamente chiusa la diatriba. «Quello che dovevo dire l’ho detto durante la funzione di domenica; quindi, non vorrei dare altro spazio alla questione. Ho ricevuto moltissime attestazioni di affetto sia da parte di Azione cattolica sia dai fedeli e direi che questo è più che sufficiente».
Il sindaco di Venegono Superiore Walter Fabiano si dice grato a don Roberto per il suo lavoro. «È una bravissima persona, queste accuse lasciano il tempo che trovano in quanto abbiamo per lui la massima stima e riconoscenza. Il fatto che abbia in carico due parrocchie è sicuramente un valore aggiunto per la comunità in un’ottica di condivisione».
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