VAL GRANDE
Abbatte un camoscio, denunciato
Spara all’animale e lo fredda sul colpo: cacciatore inseguito e catturato dai carabinieri
Spara a un camoscio e viene inseguito dai carabinieri del Parco, dove l’attività venatoria è vietata: un cacciatore è stato denunciato per bracconaggio.
Sabato scorso, 26 settembre, i militari hanno fermato due uomini per l’uccisione illegale di un camoscio all’interno del territorio dell’area protetta. I due sono stati sorpresi dai militari della stazione carabinieri del parco di Premosello Chiovenda, con il coordinamento del reparto carabinieri Parco nazionale Val Grande, durante una pattuglia in alta montagna per un normale servizio di vigilanza sulla caccia e antibracconaggio.
L’animale, un camoscio, è stato abbattuto con una carabina dotata di ottica, un cannocchiale che permette di avere la massima precisione. I carabinieri lo hanno visto precipitare per un centinaio di metri nel vuoto. Si sono quindi lanciati all’inseguimento, ovviamente a piedi, dei due cacciatori, correndo lungo i sentieri in una zona impervia a 1.900 metri di quota. Alla fine li hanno raggiunti e identificati.
I militari al comando del tenente colonnello Andrea Baldi, utilizzando attrezzature dotate di gps, hanno quindi effettuato i rilievi sia del punto dal quale è partito lo sparo, sia del luogo in cui hanno eviscerato la carcassa della preda. Tutto è avvenuto all’interno dei confini del parco naturale, dove la caccia è vietata.
Il cacciatore che ha sparato è stato quindi denunciato all’autorità giudiziaria per bracconaggio; la carcassa del povero animale è stata posta sotto sequestro.
© Riproduzione Riservata