REFERENDUM
Vco lombardo, le ragioni del no
Reschigna: «Restare con il Piemonte solo vantaggi per il Vco. La verità su tasse, bollo e fondi»

Restare in Piemonte, secondo il vicegovernatore Aldo Reschigna (ex sindaco di Verbania), al Verbano Cusio Ossola conviene. Per più dei dieci motivi elencati dal comitato “Diamoci un taglio” nella campagna referendaria in vista del voto di domenica.
Vicepresidente Reschigna, siamo ormai alla vigilia del voto storico per il passaggio del Vco alla Lombardia. Lei ha annunciato il suo “no”.
«Certo, andrò a votare perché l’esercizio della democrazia è un valore da difendere, ma mi pronuncerò per il “no”. Sono convinto che il passaggio alla Lombardia non sia conveniente sotto molti punti di vista. Se per qualcuno il Vco in Piemonte è la periferia dell’impero, in Lombardia, una regione con più del doppio degli abitanti, rischia di essere la periferia della periferia dell’impero».
I promotori però ricordano alcuni vantaggi fiscali a partire dall’addizionale Irpef più favorevole.
«Questo è indubitabile, com’è altrettanto indubitabile che in altri ambiti il prelievo fiscale piemontese è più favorevole. In assenza di addizionale Irap il Piemonte, al contrario della Lombardia, prevede agevolazioni per l’editoria e l’informazione locale, per le cooperative sociali, per banche ed imprese d’assicurazione che rimangono in comuni marginali. Sui diritti di escavazione, ad esempio, l’onere per le pietre ornamentali ammonta a 0,8 euro al metro cubo. In Lombardia è di 5,30 euro al metro cubo, più di sei volte quello piemontese. Anche sulle acque minerali i canoni sono più elevati».
E sul bollo auto? I promotori dicono che è più vantaggioso in Lombardia.
«A me non risulta, è una delle tante imprecisioni, per usare un eufemismo, che sono state usate in questa campagna elettorale. In Piemonte il trattamento per i veicoli ibridi è molto più vantaggioso: esenzione completa per 5 anni dal pagamento del bollo contro la riduzione del 50% per 3 anni in Lombardia. Colpisce poi che i promotori del “sì” parlino di un’imposta provinciale di trascrizione dei veicoli più bassa. È un’imposta fissata dalla Provincia, lombarda o piemontese che sia».
Sempre i promotori ricordano i 18 milioni di canoni idrici al Vco che il Piemonte non versa da tempo.
«Fu la giunta Cota a interrompere la contribuzione, noi abbiamo ricominciato a versarne una parte. Inoltre il Piemonte, a differenza della Lombardia, trasferisce risorse alla provincia montana per le funzioni delegate, nel 2018 parliamo di 6 milioni. E quasi altri 4 sono trasferiti alle Unioni dei comuni montani tra fondo della Montagna e fondi Ato, inesistenti in Lombardia. I trasferimenti regionali al Vco sono molto superiori a quelli normalmente considerati. Ricordo, infine, i 25 milioni per la statale 34 del Lago Maggiore».
Passiamo alla sanità: quella lombarda è davvero più efficiente?
«A parte che già ora gli abitanti del Vco possono, se vogliono, curarsi in Lombardia, vanno considerati altri punti di vista. La Lombardia chiude i punti nascita sotto i 500 parti l’anno, noi abbiamo salvato quelli di Domodossola e Verbania, abbiamo stanziato 60 milioni per l’ospedale unico del Vco. Non mi sembra poco. Stiamo riaprendo le assunzioni bloccate fino a poco tempo fa dal piano di rientro del deficit, questo ci consentirà di sviluppare una sanità più adeguata alle esigenze dei cittadini».
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