PROCESSO A MAGGIO
Verbania, rito abbreviato per lo chef stellato
Aveva servito vongole contaminate a un banchetto nuziale

Rinviato al prossimo 19 maggio il processo allo chef Marco Sacco e alla direttrice di sala del ristorante Piccolo Lago (due stelle Michelin), Raffaella Marchetti.
Il giudice Beatrice Alesci ha ammesso la richiesta di rito abbreviato - che dà diritto allo sconto di un terzo della pena in caso di condanna - avanzata dall’avvocato Marco Ferrero, difensore degli imputati. Il rito abbreviato sarà però subordinato all’esame in aula di un testimone, il responsabile della ditta che ha fornito le vongole che, servite crude a un banchetto di nozze, hanno causato l’intossicazione della coppia di sposi e di diversi invitati.
ECCEZIONE RESPINTA
L’avvocato Ferrero ha anche presentato un’eccezione, respinta dal giudice, sulla costituzione di parte civile di 56 persone, con gli avvocati Patrich Rabaini e Paolo Patacconi. Le accuse sono di lesioni personali e commercio di sostanze alimentari nocive.
I FATTI
I fatti risalgono al luglio del 2021. L’indagine è stata coordinata dal sostituto procuratore Fabrizio Argentieri e condotta dai carabinieri del Nas di Torino. Gli sposi avevano scelto la cornice unica del ristorante stellato che si affaccia sul lago di Mergozzo e la rinomata cucina dello chef per il giorno più importante della loro vita, che però si è concluso in un incubo per loro e molti dei loro ospiti. Gli accertamenti svolti dai tecnici di laboratorio dell’Asl del Vco avevano stabilito che a causare vomito, nausea, dissenteria e crampi addominali a sposi e invitati, disturbi durati alcuni giorni, erano state le vongole servite crude in uno dei piatti forti del ristorante, a base di riso e borragine. Era infatti risultata la presenza di norovirus nei molluschi.
L’alimento, ha precisato subito l’avvocato Ferrero, era arrivato al ristorante congelato e già contaminato. Lo chef si era limitato a servirlo, senza trattarlo. La Procura ha comunque chiesto il rinvio a giudizio dello chef stellato e della direttrice di sala del ristorante. Alcuni degli intossicati, sposi compresi, avevano dovuto ricorrere alle cure del Dea.
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