L’AMMISSIONE E LA SCUSA
Ruba la bici e si giustifica: «Dovevo correre in bagno»
Ventinovenne verbanese denunciato per il furto di una bicicletta elettrica

«Dovevo correre in bagno». Questa la giustificazione che un ventinovenne verbanese, già noto alle forze dell’ordine, ha dato ai carabinieri che lo hanno denunciato per il furto di una bicicletta elettrica avvenuto l’altra notte. Una pattuglia venerdì pomeriggio è stata inviata dalla Centrale Operativa in via Palestro. Un uomo infatti diceva di aver trovato la sua bici, del valore di duemila euro, che era stata rubata la notte prima davanti a una palazzina. L’aveva ritrovata grazie al rilevatore Gps che aveva installato.
LE TESTIMONIANZE
I carabinieri hanno raccolto le testimonianze di alcuni residenti della palazzina e delle abitazioni vicine: alcuni hanno detto di aver visto la sera precedente l’uomo che aveva lasciato lì la bicicletta e riuscivano a fornire anche un’accurata descrizione. I militari hanno quindi indirizzato i sospetti su un giovane già noto alle forze dell’ordine per i suoi trascorsi per reati contro il patrimonio, che abita proprio in quella via. Hanno atteso e lo hanno visto uscire di casa e lo hanno bloccato mentre si avvicinava alla bici ancora parcheggiata. Il giovane ha capito di essere stato scoperto e ha ammesso di essere l’autore del furto, avvenuto la sera prima quando si era introdotto nel cortile di un condominio.
LA GIUSTIFICAZIONE E LA DENUNCIA
Per giustificare il fatto di aver rubato la bici mentre stava rientrando a casa a piedi, ha raccontato di essere stato colto da un urgente bisogno fisiologico e, quindi aveva pensato di prenderla per arrivare a casa e andare in bagno più in fretta. La giustificazione, ovviamente, non gli ha risparmiato la denuncia per furto aggravato, mentre la bici è stata restituita immediatamente al legittimo proprietario.
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