L’EPISODIO
Verbania, Zacchera sul caso mobbing: «Chiarezza prima del voto»
L’ex deputato sulla denuncia della segretaria comunale Mollia alla sindaca Marchionini. «Questione grave che condiziona l’esito elettorale»

«Arrivare alle elezioni comunali a Verbania senza sapere l’esito delle denunce di mobbing contro il sindaco da parte della segretaria generale del Comune, poi licenziata con voto di giunta, è una questione grave, che inficia e condiziona l’esito elettorale, visto che a sinistra sono candidati due ex assessori». Lo sostiene l’ex deputato di Alleanza Nazione e PdL Marco Zacchera, già sindaco di Verbania tra 2009 e 2013, riferendosi al caso di Antonella Mollia, segretaria comunale che nei mesi scorsi aveva denunciato la sindaca Silvia Marchionini affermando di essere stata vittima di minacce, atti persecutori, diffamazione, lesioni personali, violenza privata e di aver subito pressioni per modificare l'esito di un concorso pubblico favorendo un candidato anziché quello risultato vincitore.
«Non è possibile che scorrano così tanti mesi e le indagini non siano ancora terminate o, perlomeno, che non se ne sappiano le conclusioni - aggiunge Zacchera -. Perché questo silenzio? Tutti i partiti dovrebbero avere il coraggio e la volontà di chiedere chiarezza».
A proposito delle elezioni regionali, l’ex deputato parla di un “Verbano-Cusio-Ossola mortificato” dalla nuova legge elettorale della Regione Piemonte, “un meccanismo complicato e infernale”. Secondo Zacchera, il Vco «Rischia di non avere più alcun consigliere eletto direttamente» e «solo se un partito supererà il 25% dei voti potrà sperare di far eleggere qualcuno, con più speranze salendo oltre il 30%».
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