VALLE OLONA
Voragini in via Brennero: è allarme
Marciapiedi più pericolosi del traffico. Appello dei residenti al Comune

La protesta questa volta sale da Valle Olona. I cittadini denunciano le precarie condizioni in cui versa via Brennero, soprattutto i marciapiedi che costeggiano, su entrambi i lati, il tratto compreso tra via Val di Non e l’innesto con via Peschiera. Un tratto di strada molto trafficato, percorso sia in auto che a piedi, e che conduce, dalle abitazioni della parte alta del rione, verso i pochi negozi che s’affacciano sul primo segmento, in basso, della strada.
«Spesso scendo per via Brennero con la carrozzina - spiega Eleonora Lapadula - e sono obbligata a passare sul marciapiede che è costellato di buche enormi, crateri molto ampi di diametro e, soprattutto, piuttosto profondi. E’ davvero molto complicato, anzi impossibile, spingere la carrozzina evitando le voragini e sulla carreggiata è meglio non passare, perché troppo pericoloso, vista l’intensa presenza di veicoli». La giovane mamma s’è rivolta al Comune, che ha protocollato la sua segnalazione. «Spero che riescano a intervenire in fretta - aggiunge -, perché la situazione è davvero pesante.
Scendere a fare la spesa o anche solo una passeggiata è una fatica. Senza dimenticare che io sono giovane e forte, ma qui abitano anche molte persone anziane». Per loro i marciapiedi di via Brennero sono addirittura un’impossibile ma forzata marcia a ostacoli, data la facilità con cui è possibile cadere o “stortarsi” le caviglie.
«Questa situazione va avanti da molto tempo - commenta Cesare Enrico Bogni, ottantunenne abitante di Valle Olona -. Sono obbligato a passare di qua, per andare a fare la spesa nei negozi vicini, ma devo camminare con gli occhi puntati a terra e, in ogni caso, a volte il passo vacilla». Le persone infatti cadono, come racconta Carina Marinelli, che lavora alla panetteria del piccolo borgo.
«Io ne vedo spesso barcollare a terra - dice -. Ogni volta che vengono a fare dei lavori, come per la fibra ottica per esempio, la strada viene rimessa a posto sempre male».
Quello della costellazione di buche, che invadono anche il parcheggio di piazzale Giuseppe Bianchi, non è l’unico problema. «Il mio negozio si allaga a ogni forte temporale - rincara Antonio Iraci -. I tombini sono intasati, quindi si forma perennemente un fiume che scorre, dall’alto, lungo tutta la strada. Quando le auto passano, schizzano abbondante acqua e il mio negozio ne è invaso. Sono costretto ad abbassare le saracinesche come riparo».
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