MODIFICHE VIABILISTICHE
Viadotto di Vedano, «chiuso per errore di progettazione»
Confermata la riapertura entro il 30 giugno. In corso da novembre la manutenzione dell’armatura

Il viadotto di Vedano Olona della tangenziale di Varese riaprirà entro il 30 giugno: è stato confermato nella Commissione territorio del Consiglio regionale oggi, giovedì 3 aprile. Il tratto di strada che dall’Iper di Varese porta a Gazzada è chiuso dalla fine di novembre per controlli e successivi interventi di manutenzione.
IL CONFRONTO
Nell’incontro tra consiglieri regionali e Pedemontana lombarda, il direttore generale Sabato Fusco ha aggiornato la commissione sullo stato dei lavori: al momento tre squadre stanno lavorando in contemporanea per garantire la fine dei lavori entro la scadenza. Il confronto, richiesto dai consiglieri del Partito democratico Samuele Astuti e Simone Negri e da Giuseppe Licata di Forza Italia, ha accertato che i motivi dei lavori risalgono al progetto esecutivo. Per assicurare la sicurezza del tratto di strada, chi percorre la A60 dovrà sopportare ancora per due mesi i disagi viabilistici. Con un costo totale di 800 mila euro verrà ristrutturato il tratto della carreggiata Ovest, quella tra l’ingresso dall’Iper di Varese e l’uscita di Vedano Olona.
GLI SCONTI
Anche la scontistica è stata oggetto di discussione: molti non sanno che chi percorre frequentemente la tangenziale, quindi attualmente il tratto in direzione da Gazzada all’Iper di Varese, quello su cui non ci sono lavori, ha l’opportunità di avere sconti sul pedaggio. Su questo punto il portavoce di Pedemontana ha assicurato che verranno promosse iniziative per far conoscere l’opportunità.
LICATA: «PROMUOVERE LA SCONTISTICA»
L’ex sindaco di Lozza Giuseppe Licata (Forza Italia) ha voluto ribadire la necessità di promuovere maggiormente la scontistica, ancora poco conosciuta soprattutto dagli automobilisti che provengono da fuori provincia. «Ogni auto in più che passa sulla tangenziale - ha detto - contribuisce alla sostenibilità finanziaria anche di ulteriori scontistiche ed è un’auto in meno sulle strade locali, oggi fin troppo intasate. Ho inoltre posto all’attenzione della Commissione la necessità di avviare un tavolo tecnico sulla realizzazione dello svincolo di Gazzada, che oggi è un imbuto inammissibile all’uscita della Tangenziale verso A8 e lago di Varese. Il direttore generale di Pedemontana ha confermato la disponibilità a valutare l’opera insieme a CAL e alla Regione».
MONTI: «SERVONO I DATI DELLA SPERIMENTAZIONE PER ESTENDERE LA SCONTISTICA»
Emanuele Monti (Lega) ha voluto esprimere un ringraziamento al prefetto di Varese Salvatore Pasquariello per l’impegno assicurato su un problema di estremo interesse per la cittadinanza e ha chiesto a Pedemontana di «poter avere i dati precisi dei flussi di traffico sia della tangenziale che della vicina provinciale al fine di valutare gli effetti dell’attuale sperimentazione sulla scontistica e di conseguenza anche l’eventualità di un ampliamento di tale sperimentazione».
ASTUTI: «ERRORE NELL’ARMATURA. CHI SONO I RESPONSABILI?»
Il consigliere del Partito democratico Samuele Astuti ha posto l’attenzione sull’«errore nel progetto esecutivo: è presente una quantità di armatura inferiore a quella necessaria per garantire la resistenza dell’opera. Noi siamo basiti e abbiamo per questo chiesto subito di chi è la responsabilità, chi ha validato l’opera, che rischi hanno corso i cittadini. Autostrada Pedemontana lombarda Spa, Regione Lombardia, non possono incorrere in questi errori». Inoltre, riguardo alla data scelta per la riapertura, il consigliere ha esposto alcune preoccupazioni: «Vorremmo essere sicuri che tutto sia a posto e in particolare che le gravi responsabilità in capo a chi ha permesso che succedesse questo vengano riconosciute. Vorremmo anche che venisse compensato l’intervento che si farà da 800mila euro, che rischia di essere pagato dai cittadini lombardi per un’inefficienza in fase di progettazione e costruzione, avvenuta solo 10 anni fa. Non vogliamo neanche pensare ai rischi che potrebbero aver corso tutti coloro che in questo decennio sono passati su quel ponte». Sulla scontistica Astuti ha ribadito la necessità di migliorare la comunicazione e la possibilità, in futuro, di rendere il tratto gratuito. Il consigliere ha concluso ribadendo la necessità di accertare «la responsabilità di chi ha redatto questo progetto esecutivo e di chi lo ha validato. Ci siamo posti anche la domanda se i lombardi possano stare tranquilli rispetto ad altre opere realizzate in questi anni. Come Pd abbiamo chiesto alla Commissione di farci avere le perizie e altro materiale che possa essere utile a capire cosa è effettivamente accaduto. Bene che si corra ai ripari, che la società si sia accorta di quanto succedeva e stia risolvendo la questione. Però, quando la validazione viene svolta, gli errori di questo tipo dovrebbero emergere: si tratta di procedure attestate, ripetitive. Vogliamo avere tutte le spiegazioni del caso e quanto prima».
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