PRESA DI POSIZIONE
«Vietiamo la caccia in deroga a storni e fringuelli»
La mozione del Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale a Varese. «L’Italia vi ricorre spesso e immotivatamente»
«Regione Lombardia revochi l’adesione al piano di riparto approvato dalla Conferenza Stato-Regioni lo scorso 12 giugno, che consente per il 2025 l’abbattimento di oltre 230.000 storni e 580.000 fringuelli in tutta Italia e che, nella sola Lombardia, autorizzerebbe l’abbattimento di 41.552 storni e di 97.637 fringuelli, entrambi specie protette a livello europeo e dunque da tutelare in base alla Direttiva 2009/147/CE». È quanto chiede la mozione del MoVimento 5 Stelle, presentata già lo scorso luglio a Palazzo Estense dal consigliere comunale Luca Paris, che a seguito del rinvio per motivi di tempo in occasione della seduta di fine settembre, sarà discussa domani sera – mercoledì 28 ottobre – in Consiglio comunale.
«L’uso della deroga andrebbe riservato a situazioni eccezionali, invece l’Italia, in ambito venatorio, vi ricorre spesso e immotivatamente, come dimostra la condanna subita dal nostro Paese nel 2010 a seguito della procedura di infrazione da parte dell’Unione europea», sottolinea il consigliere Paris, che evidenzia come un uguale dissenso vada manifestato anche verso l’eventuale riapertura dei cosiddetti “roccoli”, ovvero impianti utilizzati in passato per la cattura di uccelli vivi da richiamo. «Auspichiamo che la mozione venga approvata dal Consiglio comunale di Varese, per dare un segnale forte alla Regione su un tema molto sentito dai cittadini, sempre più attenti alla tutela ambientale e agli equilibri del nostro ecosistema», afferma Francesca Bonoldi, rappresentante del M5S di Varese.
Contro le novità peggiorative che la maggioranza ha inteso introdurre in ambito venatorio attraverso il Ddl Caccia del ministro Lollobrigida, il Gruppo territoriale di Varese ha promosso diverse iniziative, che hanno registrato consensi e partecipazione. «Abbiamo potuto verificare come l’opinione pubblica sia ampiamente contraria alla caccia, tenuta in vita artificialmente dai detentori degli interessi che vi ruotano attorno», commenta in proposito Diego Carmenati, coordinatore dei Tavoli tematici Tutela ambientale e Diritti degli animali del M5S Varese, che conclude: «Se non bastassero le comprensibili motivazioni etiche per opporvisi, è dimostrato come la caccia non sia la soluzione al sovrappopolamento di talune specie e la stessa comprometta inoltre la biodiversità di cui, è bene ricordare, siamo parte».
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