LA SCOPERTA
Besanosauro e i suoi “fratelli”
Identificati altri cinque esemplari vissuti tra Italia e Svizzera 240 milioni di anni fa

Ammirandoli, sembra di essere al cospetto di opere d’arte. E in effetti lo sono. Anche perché sono giunti a noi dopo 240 milioni di anni e oggi, grazie alla scienza e alla passione di un gruppo di ricercatori, ci hanno regalato una nuova sorpresa. Il Besanosauro, infatti, non era solo come si pensava: fra Italia e Svizzera sono stati individuati altri cinque esemplari della stessa specie.
Il primo fossile, battezzato Besanosaurus leptorhynchus dai paleontologi del museo di Storia naturale di Milano, si conferma il più completo al mondo per questo tipo di ittiosauro, ora riconosciuto a livello internazionale, ma accanto a lui ora ci sono anche cinque “fratelli”.
«Nessuno immaginava che nelle collezioni dei musei ci fossero altri ittiosauri di questa specie non ancora identificati, tra cui uno di ben otto metri: un record tra i predatori marini di quel periodo geologico», afferma Cristiano Dal Sasso, paleontologo del museo di Storia naturale di Milano, che ha coordinato le ricerche.
La scoperta non è avvenuta sulle colline fra la Valceresio e il Mendriositto, bensì nei sotterranei dei musei e anche nei reparti radiologici degli ospedali, visto che per le analisi sono state utilizzate pure delle Tac. Un team di paleontologi italiani, svizzeri, fiamminghi e polacchi ha passato l’ultimo anno a cercare fossili simili al Besanosauro “originale” ed estratti nel secolo scorso dalle medesime rocce del Triassico, che affiorano nel Monte San Giorgio. E così ne sono venuti alla luce altri cinque, tutti di ragguardevoli dimensioni e riferibili alla medesima specie.
L’articolo scientifico che li descrive è stato pubblicato ieri, giovedì 6 maggio, sulla prestigiosa rivista scientifica PeerJ (https://peerj.com/articles/11179) ed è firmato, oltre che da Dal Sasso, anche da Gabriele Bindellini, Andrzej Wolniewicz, Feiko Miedema e Torsten Scheyer. La squadra internazionale ha ristudiato in dettaglio l’esemplare di Milano – che tra l’altro era una femmina gravida, con un embrione nel ventre - e assegnato a questa specie altri tre fossili mai descritti e due che in precedenza erano stati attribuiti a una specie diversa (Mikadocephalus gracilirostris). I sei Besanosauri mostrano soprattutto variazioni di taglia e dunque rappresentano con ogni probabilità diversi stadi di crescita. Infine la loro datazione, pari a 240 milioni di anni fa, permette di affermare che Besanosaurus è il più antico diapside nuotatore di grandi dimensioni con muso lungo e stretto, vale a dire una sorta di “nonno” di lucertole, serpenti, coccodrilli.
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