IL DELITTO DI GHEVIO
"Yari assolto? No, undici anni"
Richiesta la condanna in appello: per il pm l'imputato di parricidio era seminfermo di mente

Delitto di Ghevio: il procuratore generale ha chiesto la condanna a undici anni di reclusione per Yari Vigorelli, il ventottenne di Ghevio di Meina alla sbarra per aver ucciso a coltellate il padre Luigi e ferito gravemente la madre Franca, la mattina del 31 ottobre 2010 nel loro appartamento di piazza Manni. La richiesta è stata formulata nell'udienza di martedì 22 novembre in Corte d'assise d'appello, a Torino, dove è in corso il processo di secondo grado. In primo grado, a Novara, Vigorelli fu assolto perchè ritenuto non imputabile per vizio totale di mente al momento del fatto, ma adesso il perito nominato dalla Procura generale ha invece stabilito la seminfermità. Il 16 dicembre la parola passerà alla difesa, poi sarà la volta della sentenza.
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