ANDATA E RITORNO
Ylenia, dalla Svizzera all’Italia per fare l’infermiera
La storia di Ylenia Auricchio. Lavorava in Canton Ticino, ma dopo due anni è tornata per prendere servizio all’ospedale di Gallarate
Italia-Svizzera, andata e ritorno. Dove il ritorno è in servizio al pronto soccorso dell’ospedale di Gallarate. È la storia controcorrente dell’infermiera Ylenia Auricchio, trent’anni, laureata in piena pandemia. Nel 2021 ha preso servizio nell’Unità coronarica dell’Asst Valle Olona, poi il passaggio al reparto d’emergenza e, infine, nel 2023, il salto in cerca di fortuna in Canton Ticino. «Mi spingeva la molla di dire: sono giovane, posso migliorare, posso fare carriera, prendere più soldi», racconta la donna.
A inizio anno, dopo un’esperienza «bella e arricchente» in terra elvetica, nell’ambito dell’assistenza domiciliare per aziende private e pubbliche, ecco la decisione di rientrare in Italia. In Svizzera lo stipendio per chi svolge certe mansioni può arrivare a 3.500 euro. A riportarla in Italia è stata la doppia tassazione che ora colpisce i frontalieri. In quell’Italia di confine da cui è più facile che i camici bianchi e gli operatori sanitari scappino.
L’articolo completo sulla Prealpina di giovedì 10 aprile, in edicola e disponibile anche in edizione digitale.
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