IL DATO
Ztl, 20 multe al giorno
Trasgressori quotidiani immortalati dalle telecamere. Prossima tappa, videosorveglianza anche in via Indipendenza
Cinque mesi non sono pochi per “imparare” che esiste un’area videosorvegliata, all’interno della quale chi entra con l’auto, viene multato.
Eppure sono ancora pochi per evitare gli errori, più o meno volontari, di chi passa sotto le telecamere riceve a casa la multa di 81 euro.
In media sono infatti venti al giorno i mezzi che transitano da uno dei nove varchi della zona a traffico limitato del centro, senza avere il permesso o senza registrarsi, per esempio nel caso di mezzi utilizzati da persone disabili, nelle 24 ore successive al passaggio.
Le auto fuorilegge, registrate nelle settimane successive l’accensione reale della Ztl, erano circa 80 al giorno.
Nelle ore immediatamente successive all’entrata in vigore (non durante il cosiddetto esercizio provvisorio), del 17 settembre, erano state elevate 25 multe in 24 ore.
Ora, il dato è stazionario: 20 passaggi fuorilegge ogni giorno dai nove varchi. Oltre a quello già sostituito nel 2016 in via Donizetti, gli altri rappresentano una sorta di cerniera attorno al centro storico: nelle vie San Martino, Rossini, Cimarosa, Marconi (da piazza Monte Grappa), del Cairo, Cattaneo, Cavallotti e Broggi. La sanzione è salita, per l’adeguamento Istat, da 81 a 83 euro dall’1 gennaio, ed è aumentata a 42 nel caso della sosta non consentita all’interno dell’area Ztl. In questo caso, fanno sapere dal comando dalla Polizia locale, dove il comandante Matteo Ferrario ha seguito e curato la delicata fase di sitituzione e avvio della zona a traffico limitato, le sanzioni sono nettamente inferiori alle venti circa elevate dall’occhio elettronico delle telecamere. Per la sosta irregolare nella Ztl, le multe vengono elevate da agenti o da ausiliari della sosta. «L’andamento dei transiti non autorizzati è pressoché stazionario - commenta Ferrario - mentre il numero di chi passa ma poi si ferma in spazi non consentiti, è decisamente inferiore alla ventina».
Il passaggio è libero per mezzi commerciali per operazioni di carico e scarico senza richiedere un permesso speciale, tutti i giorni dalle 6.30 alle 10 e dalle 15 alle 16.30 (per interventi urgenti si deve scrivere a ztl@comune.varese.it e informazioni, anche per i disabili che hanno 24 ore di tempo per registrarsi dopo il passaggio sotto la telecamera, allo 0332.8091).
In futuro, l’area della Ztl potrebbe essere estesa.
Si parla da tempo della zona compresa tra via Staurenghi e via Veratti, ma a domanda diretta, il vicesindaco e assessore alla Polizia locale, Daniele Zanzi, cita una strada che viene utilizzata spesso per “tagliare” il traffico e che è già una zona a traffico limitato, cioè possono passare solo i mezzi autorizzati, ma al momento è priva di telecamere.
«Uno degli interventi che vorrei attuare è quella di estendere la Ztl con le telecamere in via Indipendenza, perché questa strada viene utilizzata da alcuni impunemente per passare da una parte all’altra del comparto, “tagliando” il giro ora consentito», dice Zanzi.
Un’altra zona, non lontana da lì, dove si è discusso di limitare la circolazione dei veicoli che non sono dei residenti, è quella di Biumo Inferiore.
«In particolare di quelle stradine secondarie ma assai utilizzate che consentono di tagliare il traffico - continua Zanzi -. Non mi riferisco naturalmente né a via Garibaldi né a via Dandolo, per intenderci, ma credo che una valutazione vada fatta sulla limitazione del passaggio su altre stradine e vicoli, a beneficio di chi abita e lavora nel rione».
La polemica sulla questione era esplosa alcune settimane fa, quando il Comitato dei residenti aveva proposto interventi per la sicurezza, avanzando l’ipotesi di pedonalizzazione di alcune stradine, mentre alcuni commercianti avevano sottoscritto una petizione, con 44 firme presentata a Palazzo Estense.
Una contrapposizione che in realtà sui è poi dimostrata sfumata, tra abitanti e negozianti. L’ipotesi di evitare l’utilizzo di da parte delle auto di stradine strette, mettendo a rischio i pedoni, viene considerata da Zanzi come un’opportunità per rendere più sicura e ordinata la castellanza: «Valutiamo anche quest’intervento».
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