Germania
Saar al voto domenica, la sfida di un governo tutto rosso fa tremare la Merkel
La Cdu resta in testa, ma Spd e Linke ipotizzano un'alleanza
Roma, 24 mar. (askanews) - Si avvicina il voto nella Saar, il Land tedesco con appena un milione di abitanti, dove non è da escludere, a meno di sei mesi dalle politiche federali in Germania, lo scenario di una piccola, grande rivoluzione: quello del primo governo regionale con una maggioranza rosso-rossa, vale a dire tra i socialdemocratici (Spd) e La Linke, la sinistra radicale. A sostituire l'attuale grande coalizione, fotocopia di quella a Berlino, tra la Cdu e la Spd.
Il merito va non solo al grande slancio dato ai socialdemocratici dall'arrivo sulla scena politica di Martin Schulz, ma anche e soprattutto al grande successo della Linke in questo piccolo Land, guidata in prima persona dal carismatico Oskar Lafontaine, proprio colui che voltò le spalle alla Spd di Gerhard Schroeder e fondò il nuovo partito.
Secondo gli ultimi sondaggi, la Cdu guidata da Annegret Kramp-Karrenbauer, soprannominata la Merkel della Saar o anche la "mini-Merkel", è ancora in testa con il 37% dei voti. Ma la Spd guidata da Anke Rehlinger è in inarrestabile rimonta con il 32%. La Linke, da sempre forte in questo Land, è in terza posizione con il 12,5%. Sia i Verdi che la Fdp (liberaldemocratici) non arriverebbero alla soglia del 5%. Mentre Alternative fuer Deutschland, il partito della destra anti-islam ed anti-europea, con il 6% potrebbe entrare nel decimo (su 16) parlamento regionale.
Evidentemente il test della Saar, dove la Cdu guida il governo da 18 anni, viene seguito con grande attenzione a livello federale: con questi sondaggi l'unica coalizione possibile sarebbe il rinnovo della Grosse Koalition (Cdu/Csu e Spd) ma la possibilità di un'alleanza Spd-Linke potrebbe inviare un forte segnale di "riconciliazione delle sinistre" tedesche, divise dal 1999, nell'era del cancellierato Schroeder.
Il voto nella Saar sarà seguito da quello di maggio nella Renania Westfalia e nello Schleswig Holstein e poi, il 24 settembre, dalle legislative federali.
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