Germania
Berlino invischiata nel braccio di ferro sul nuovo aeroporto
Un referendum per mantenere apertura dello scalo di Tegel
Berlino, 13 set. (askanews) - Dopo cinque anni, sei miliardi di euro già spesi, il nuovo aeroporto di Berlino - denominato BER - ancora non vede la luce. Di conseguenza, i sostenitori dello scalo oggi in funzione - quello di Tegel (TXL) - colgono l'occasione delle elezioni politiche federali del 24 settembre per chiedere ai berlinesi di partecipare anche al referendum che domanda: "Va davvero chiuso l'aeroporto di Tegel quando il nuovo entrerà in funzione? Una sfida alla cancelliera Angela Merkel, che si oppone al funzionamento in tandem dei due scali.
Formalmente la fine del servizio di Tegel (TXL) deve coincidere con l'inaugurazione di BER. Ma diversi problemi hanno intralciato i lavori, da negligenze, errori fino a casi di corruzione.
Prevista per giugno 2012, l'apertura è stata rinviata di anno in anno e ancora nessuna data definitiva è stata ancora fissata.
I difensori di Tegel, organizzati in associazioni e sostenuti dai liberali del Fdp, hanno quindi lanciato un'offensiva per "salvare" questo aeroporto. E i sondaggi sono favorevoli.
Apprezzato da molti berlinesi per la sua facilità di accesso e le sue piccole dimensioni, Tegel rappresenta anche un simbolo: aperto nel '48 ai tempi del ponte aereo che riforniva Berlino Ovest e stato l'unica porta aperta al mondo dei berlinesi, isolati all'interno dello spazio sovietico.
Inoltre, molti sostengono che il futuro aeroporto, a sud della capitale, non sarà sufficiente a soddisfare la domanda, tanto sul fronte turistico che su quello degli affari, in una capitale in costante crescita. Solo nel 2017, sono attesi complessivamente 35 milioni di passeggeri aerei. Il BER è stato progettato per accogliere 22 milioni di passeggeri.
Di fronte a questi dati, anche il ministro dei Trasporti Alexander Dobrindt si è convertito al mantenimento di Tegel: "Quando mi rendo conto che nel 2025 a Berlino avremo dieci milioni di passeggeri che non potranno viaggiare dal nuovo aeroporto, mi dico che è urgente riconsiderare il problema".
Sebbene il Municipio di Berlino difenda BER e prometta di aumentarne la capacità a 45 milioni di passeggeri entro il 2025, la battaglia per gli aeroporti ormai infuria. Il comune è sostenuto da molti abitanti, per i quali lo scenario del mantenimento di Tegel rappresenta un incubo, specialmente quelli che hanno investito in prossimità dell'aeroporto, convinti della sua imminente chiusura.
Sono state create anche delle associazioni, come "Pankow sagt Nein" (Pankow dice di no - Pankow è un quartiere a nord-est di Berlino), per difendere l'articolato piano di sviluppo del sito di Tegel, che prevede l'istituzione di un'università scientifica e la costruzione di nuovi alloggi, nel momento in cui la capitale ha un'enorme necessità di alloggi e posti di lavoro.
Attualmente Berlino dispone di due aeroporti, che si trovano ai due capi opposti rispetto al centro città: Tegel a nord-ovest che ospita i voli delle maggiori compagnie di linea. Il secondo è Schoenefeld (SXF), ex aeroporto della Ddr, dove oggi atterrano soprattutto le compagnie lowcost.
(con fonte Afp)
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