Centrodestra
Berlusconi prepara rientro, giovedì a Arcore punta rassicurare Fi
Salvini: accordo a parole fra noi non basta. Parisi: a marzo programma centrodestra per governare
Roma, 20 set. (askanews) - Ieri la cena con Matteo Salvini, in
settimana l'incontro con Stefano Parisi. Ma, soprattutto, (salvo cambi di programma) giovedì una riunione dell'ufficio di presidenza di Forza Italia che si terrà per la prima volta ad Arcore. All'alba degli 80 anni e a pochi mesi dall'operazione a cuore aperto, Silvio Berlusconi si prepara a riprendere la scena.
Perché, in fondo, è questo il messaggio che sta mandando ai vari interlocutori di turno: "E' ancora con me che dovete parlare".
L'ex premier, dunque, preferisce non tornare nella Capitale ma dalla sua residenza in brianza cerca di mettere ordine all'interno del partito e continua a tessere le trame dell'alleanza. La riunione dell'Ufficio di presidenza (aperta soltanto agli aventi diritto di voto) è prevista per le 14 e dovrebbe servire a gettare le basi per la conferenza programmatica annunciata per l'autunno. Ma aldilà dell'ordine del giorno, è chiaro che il "fatto" politico è che Berlusconi torna a presiedere una riunione di partito, non limitandosi più ai colloqui ristretti avuti finora. In fondo, anche un modo per dire che la sua salute non è affatto compromessa.
Un segnale che le truppe azzurre disorientate, e spaventate dall'ascesa di Stefano Parisi, considerano in maniera molto positiva. La loro speranza è che il leader azzurro stia rianimando Forza Italia perché si è già stancato di Mr.Chili. Ma è così? Troppo presto per dirlo, anche perché molto dipenderà dalle modifiche alla legge elettorale e dall'esito del referendum. Lo stesso Parisi racconta che Berlusconi lo ha chiamato per complimentarsi della convention organizzata lo scorso fine settimana a Milano. Ma fonti dell'inner circle ammettono che il Cavaliere non avrebbe gradito lo scarso pathos e anche una certa aria di sufficienza rispetto al passato (cioè a Berlusconi stesso). Come nel più classico dei suoi schemi, tuttavia, il leader di Fi ama giocare su più tavoli a seconda della sua convenienza. E l'ex candidato sindaco di Milano rappresenta una porta verso quei moderati che in gran parte si sono persi per strada. "Per ora - avrebbe ragionato - è parte della squadra, poi vedremo chi sarà l'allenatore". Mr. Chili intanto continua a muovere le sue pedine sullo scacchiere del centrodestra: non solo ribadisce la necessità di rinnovamento della classe dirigente ma annuncia anche che "a febbraio-marzo" sarà presentato "un programma di governo".
Se da una parte non chiude ancora la porta a Parisi, però, Berlusconi torna anche a incontrare Matteo Salvini. Il quale, non solo non vuole come interlocutore l'ex candidato sindaco ma, dentro Forza Italia, gode della sponda dell'asse del Nord (Toti, Romani). Il leader leghista racconta che il Cavaliere si è mostrato "d'accordo a parole" con lui. "Ma l'essere d'accordo in linea di principio - aggiunge - non basta: o si sottoscrive un programma comune, lasciando fuori dalla porta chi ti ha fregato, oppure niente".
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