IL CASO
Gallarate, multe e catenelle: Forza Italia all’attacco
Bacchettata dopo la vicenda delle sanzioni ai baristi
«Diceva un vecchio saggio della politica alcuni anni fa che le leggi vanno fatte rispettare ma che nell’esercizio di tale funzione anche le istituzioni pubbliche non devono dimenticarsi del buon senso nell’applicarle. Temiamo che tale buon senso si sia smarrito a Gallarate». Inizia così la nota del coordinamento cittadino di Forza Italia in merito al “caso catenelle”, che da alcuni giorni sta tenendo banco.
«Sanzionare a tappeto pubblici esercizi per l’assenza di catenelle rosse e bianche atte a delimitare l’ingombro di dehors esterni è un esercizio che fa cazzotti proprio con il “senso della misura” - prosegue la nota -. Bene i controlli su eventuali abusi nell’occupazione degli spazi concessionati ma pensare di avere il nostro centro storico costellato di orribili paletti e catenelle in plastica bianche e rosse è un insulto non solo alla intelligenza ma anche al decoro pubblico. Ve lo immaginate prendere un aperitivo in piazza San Marco, piazza della Signoria o piazza Navona o piu banalmente corso Matteotti a Varese o viale Milano a Busto Arsizio in dehors circondati da una segnaletica a catenelle bianche e rosse degne più di un cantiere stradale che di un elemento di arredo urbano? Certo, la norma che lo prevede è assai ridicola per la sua stupidità ma troviamo non meno qualificante il comportamento di chi fa elevare contravvenzioni pensando che tali atteggiamenti contribuiscano all’innnalzamento dello scarso senso civico dell’italica gente».
E ancora: «A Gallarate da tempo su alcuni temi si è perso senso della misura - incalzano gli azzurri gallaratesi -. Occorre recuperare dialogo e confronto, avendo capacità di agire come un buon padre di famiglia ovvero prima dissuadendo e poi eventualmente sanzionando». «Da ultimo - concludono - ci chiediamo se forse le pattuglie della nostra polizia locale debbano spendere il loro prezioso tempo in questi discutibili servizi o essere più utilmente impegnate in servizi di controllo delle più gravi infrazioni stradali o in altrettanto utili servizi per la sicurezza pubblica».
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