L’APPELLO
Vigili del fuoco di Luino: «L’area ex Officine Ferroviarie per la nuova sede»
Dopo la bocciatura della zona individuata in precedenza, la Fns Cisl rilancia l’idea del sindaco di costruire nell’area ferroviaria dismessa
Lo stop del Ministero all’avvio dei lavori per la costruzione della nuova caserma dei vigili del fuoco di Luino rimanda al punto di partenza un problema la cui risoluzione sembrava in dirittura d’arrivo. Ora occorre ripartire, subito, con un’alternativa concreta. E’ la sintesi del pensiero della Fns Cisl, che ha già individuato la nuova area ad hoc: quella della ex Officine Ferroviarie. «Sembrava che dopo anni si era prossimi all’avvio dei lavori - spiegano dal sindacato - , ma la relazione geologica sull’area individuata non lascia dubbi sull’inidoneità del terreno. A seguito dei carotaggi, sono stati individuati idrocarburi, metalli pesanti, scarti di ogni tipo senza contare l’instabilità del terreno dovuta alla presenza di acqua, che rendono di fatto il sito non conforme alla realizzazione della nuova caserma. In prima persona l’onorevole Candiani e l’onorevole Pellicini si sono impegnati per la realizzazione della nuova caserma, in sostituzione di quella attuale che ricordiamo essere vetusta, piccola e posizionata in un’area alluvionale. Di fatto negli anni, a più riprese, i Vigili del Fuoco del distaccamento di Luino hanno dovuto fare armi e bagagli ed evacuare la struttura perché minacciata dal fiume Tresa oppure allagata dalle acque del Lago Maggiore».
LA NUOVA AREA
La Fns Cisl prosegue: «In realtà, a nostro parere, ci sarebbe un’altra area che si presterebbe alla realizzazione della struttura: le EX Officine Ferroviarie (vicino all’EX Ferrotel) nei pressi della stazione ferroviaria internazionale. Una zona quasi del tutto inutilizzata che tuttavia resta centrale alla città, ma allo stato attuale in forte degrado. Oltretutto la struttura esistente è ubicata nei pressi del porto ove sono dislocati i mezzi nautici di soccorso e necessiterebbe solo di una riqualificazione urbana. Non da ultimo, si renderebbe più che congeniale ad ospitare l’automezzo da soccorso bimodale per il quale, come sigla sindacale, ci siamo battuti per anni ed è in fase di costruzione grazie all’impegno di Regione Lombardia. Anche l’impegno costante dell’Amministrazione guidata da Enrico Bianchi potrebbe non bastare, ad oggiserve lo sforzo di tutti: Sindaci del comprensorio, Comunità Montana e Provincia».
«INTERVENIRE SUBITO»
Per il sindacato «è impensabile che la problematica sia lasciata al solo Comune di Luino in quanto il presidio di soccorso serve tutto l’alto Verbano e migliaia di cittadini. A tal proposito lanciamo un accorato appello a nome di tutto il personale che con dedizione e spirito di sacrificio quotidianamente protegge le nostre comunità. Bisogna intervenire e bisogna farlo subito!».
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