L’UDIENZA PRELIMINARE
Mottarone, «Eitan sta bene: il processo sarebbe un trauma»
Il bambino è l’unico sopravvissuto dell’incidente. Il suo legale: «L'interesse di tutti è che stia lontano dalle questioni penali e dalla mediaticità»
Eitan Biran, unico sopravvissuto dell’incidente del Mottarone, si costituirà parte civile “nei confronti di tutti gli imputati” nel corso dell’udienza preliminare che si apre domani, mercoledì 17 gennaio, a Verbania, ma l’intenzione è di uscire dal processo non appena si chiuderà la partita dei risarcimenti. Lo afferma l’avvocato Fabrizio Ventimiglia, legale del bambino.
«Sotto il profilo dei risarcimenti ci sono buone possibilità per chiudere abbastanza presto - spiega Ventimiglia, che sottolinea che - l'interesse principale di tutti è che il bambino stia lontano dalle questioni del processo e dalla mediaticità». Eitan, che quest’anno compie 9 anni, «ne ha già vissute troppe - aggiunge l’avvocato -. Deve frequentare la scuola, gli amici».
Alla domanda su come stia oggi il bambino, Ventimiglia risponde così: «Da un punto di vista fisico molto meglio, è una sorta di miracolato. Da un punto di vista psichico è impossibile rispondere, è con gli anni che si vedono i riflessi di una tragedia simile. È circondato dall’affetto di tutta la sua famiglia, degli amici e dei compagni, fa una vita normale, ma è importante che non subisca altri traumi. Stare in un processo penale a 9 anni è un trauma - conclude il legale - per questo non vogliamo assolutamente starci».
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