IL MERCATO
Più digitale, meno fabbriche
Cambiano le imprese artigiane. Crescono le nuove tecnologie
Cala il settore manifatturiero, regge bene quello informatico e di servizi digitali, cresce l’attenzione verso le nuove tecnologie: Internet delle Cose, Sharing economy ed economia circolare. Il mondo delle micro e piccole imprese, anche in provincia di Varese, si muove, come testimoniano i dati del Rapporto 2017 di Confartigianato Lombardia, focalizzato sull’analisi dei cambiamenti che hanno investito le Pmi nel corso degli ultimi dieci anni di crisi. Nel secondo trimestre del 2017 le imprese manifatturiere sono 4.883 (-2,6% nel confronto con il 2016), quelle nel settore delle costruzioni arrivano a 9.147 (-1,3%), nei servizi alle persone se ne contano 4.729 (+ 0,5%) e nei servizi alle imprese siamo a 2.821 (+1,4%). Dati che sostengono quanto la “Scuola delle professioni” sia, sempre di più, un’esigenza territoriale. Per sostenere il manifatturiero, vero, ma anche per traghettare le imprese nell’epoca digitale. Perché la provincia di Varese è sensibile anche su questo. Anzi, Industria 4.0 trascina con sé altri, nuovi skill professionali. Le imprese artigiane della provincia di Varese potenzialmente interessate all’Internet delle Cose sono 15.437, quelle che vogliono muoversi nella Sharing economy si contano in 13.081 mentre gli imprenditori appassionati all’economia circolare sono 3.571.
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