BANDA SPECIALIZZATA
Presi i truffatori seriali
Ricevute Sisal false, nei guai quattro marocchini con colpi all’attivo in mezza Italia, l’ultimo il giorno prima a Busto
Due ricevute e una donna. Una ricevuta è vera, e comporta una vincita in euro. L’altra è falsa, ma modificata in modo da sembrare vera. E così mentre la donna fa domande e crea confusione, per il tabaccaio è un attimo confondersi, pagando la vincita due volte invece che una. Solo quando il terzetto si è allontanato ed è possibile fare i conti con calma, ecco la sorpresa: uno dei due pezzi di carta non valeva niente, ma ormai è stato pagato a peso d’oro.
Per una banda di magrebini la truffa ai gestori degli sportelli Sisal e Lottomatica era diventato un lavoro. La banda aveva messo a segno un colpo dietro l’altro in mezza Italia: le sue imprese erano state state segnalate non solo in Lombardia, ma anche in Veneto, Lazio, Abruzzo ed Emilia Romagna. L’ultima truffa era riuscita giusto il giorno prima a Busto Arsizio, dove con la stessa tecnica i tre erano riusciti a mandare in confusione il gestore di un locale che aveva pagato due vincite invece di una. Grazie allo scherzo, l’uomo ci aveva rimesso 500 euro.
La “carriera” dei truffatori è finita a Legnano, davanti a una ricevitoria sul Sempione. I quattro avevano già preparato il colpo: uno sarebbe rimasto in auto pronto per la fuga, gli altri due uomini e la donna del gruppo, fingendo di non conoscersi, sarebbero entrati nel bar e avrebbero ripetuto per l’ennesima volta la loro scenetta. Tutto era pronto, ma proprio in quel momento nel locale si sono presentati i tecnici della Sisal, che dovevano eseguire un intervento di manutenzione straordinaria sul sistema informatico. La banda ha deciso di aspettare qualche minuto in auto, ma la vettura è stata notata dagli agenti della pattuglia Falchi della polizia locale. Visto che la macchina era parcheggiata in qualche modo e dentro c’erano quattro stranieri, gli agenti hanno valutato fosse il caso di procedere a un normale controllo di routine. Dal confronto dei dati è emerso che tutti avevano numerosi precedenti: la tecnica era sempre la stessa, qualche volta il colpo era riuscito e qualche volta no. Al massimo avrebbero accumulato un’altra denuncia.
Perquisiti, gli stranieri avevano infatti tutto il necessario per tentare altre truffe. Uno aveva in tasca quasi mille euro in contanti, l’altro sei ricevute contraffatte, per un valore totale di circa 500 euro. Sia il denaro che le ricevute sono state sequestrate, i quattro magrebini, tutti in regola con i permessi di soggiorno, sono stati denunciati alla Procura per la truffa di Busto Arsizio e per la tentata truffa di Legnano.
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