LA PRESENTAZIONE
Stresa Festival, svelato il programma dell’edizione 2024
Nuovi generi e una particolare attenzione ai giovani. A luglio l’anteprima tra jazz e “altre musiche”, dal 17 agosto al 6 settembre il cartellone principale
Un festoso diluvio di note inonderà questa estate la sponda piemontese del lago Maggiore. Accade da oltre sessant’anni, un periodo lungo quasi una vita nel corso del quale lo “Stresa Festival” non soltanto ha cambiato nome (prima erano le “Settimane” Musicali di Stresa”) ma ha cambiato anche pelle. Da festival di lusso per pochi eletti incentrato sulla presenza di grandi solisti e grandi orchestre, com’era negli anni Sessanta del secolo scorso, al nuovo millennio, nei vent’anni della direzione artistica di Gianandrea Noseda, è diventato un festival più ricercato e avventuroso, aperto a nuovi generi e soprattutto a un nuovo pubblico, con particolare attenzione ai giovani.
Su questa strada sta proseguendo il nuovo direttore artistico del Festival, il violoncellista Mario Brunello, in carica dal 2021 (e da poche settimane il Festival ha anche un nuovo presidente, Claudio Marenzi). Lo dimostra molto bene il programma di questa edizione, appena svelato, che come avviene da qualche anno si articola nell’ormai consueta anteprima nella seconda metà di luglio tra jazz e “altre musiche” (dal 16 al 28 ) e nel cartellone principale, dal 17 agosto al 6 settembre.
L’ANTEPRIMA A LUGLIO
Il 17 luglio approda allo Stresa Festival Hall - la data era già stata resa nota - Ludovico Einaudi con In A Time Lapse Reimagined, un progetto in cui il 68enne pianista e compositore torinese rivisita a dieci anni di distanza uno dei suoi album più fortunati. È musica sospesa e magnetica quella di Einaudi, musica che non è classica né jazz né minimalista e nemmeno etnica e che nasce piuttosto da un personalissimo viaggio interiore; l’altro grande nome dell’anteprima è il pianista e chitarrista brasiliano Egberto Gismonti, atteso a Stresa nella serata inaugurale all’aperto del 16 luglio sul lungolago La Palazzola.
GLI EVENTI TRA AGOSTO E SETTEMBRE
Il cartellone principale, invece, si apre il 17 agosto nel segno dei nomi di Haydn e Vivaldi e di uno dei gruppi specializzati nella musica barocca, diventato un filone consistente del Festival, più accreditati a livello internazionale: Il Giardino Armonico diretto da Giovanni Antonini.
È la stessa prospettiva del concerto di chiusura del 6 settembre con la violinista Isabelle Faust, il fortepianista (vale a dire uno specialista delle esecuzioni su pianoforti antichi) Kristian Bezuidenhout e la Freiburg Baroque Orchestra.
Tra i solisti spiccano i nomi della pianista Yulianna Avdeeva, vincitrice del concorso Chopin di Varsavia nel 2010, attesa il 25 agosto in un recital naturalmente quasi tutto chopiniano, e dell’estroso violoncellista Giovanni Sollima, ospite in uno dei tanti concerti decentrati (il 3 settembre a Lesa, a Villa Bryner), il quale per l’occasione si esibirà anche con la rara barcassa, una sorta di enorme violoncello a tre corde.
Tra i momenti più attesi di questa 63esima edizione del Festival c’è il ritorno della prestigiosa Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam, diretta il 31 agosto da Myung-Whun Chung in una serata che avrà come protagonista anche uno dei grande del pianoforte mondiale, l’ungherese Sir András Schiff.
Da segnalare, infine, il progetto che vede coinvolto il 24 agosto lo stesso direttore artistico Mario Brunello, la pianista Maria Semeraro e la compagnia di danza di Virgilio Sieni, un omaggio all’indimenticato Ezio Bosso realizzato in coproduzione con Ravenna Festival e Opera Estate Festival di Bassano del Grappa.
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