IL CASO
«Tre Valli, sicurezza fondamentale»
La replica della Società Binda dopo l’investimento del vigile: «Vicini a lui, alla famiglia e ai colleghi»
Non si placa il dibattito sulla sicurezza della Tre Valli Varesine dopo l’incidente avvenuto martedì pomeriggio in via Valle Luna: nel violento impatto è rimasto ferito un agente della polizia locale, motociclista, che prestava servizio in apertura della corsa ciclistica. All’indomani della dura presa di posizione da parte dei sindacati dei vigili, in particolare del Sulpl, a intervenire sono gli organizzatori della competizione, che elencano i dispositivi messi in campo a tutela dell’incolumità degli atleti, del pubblico e degli operatori stessi. In una nota, la Società ciclistica Alfredo Binda ha voluto esprimere la sua «vicinanza e tutto l’affetto al vigile rimasto ferito nell’incidente stradale il giorno della 96esima Tre Valli Varesine. Il pensiero va anche alla moglie, alla famiglia e ai colleghi della Polizia Locale di Varese che lavorano per garantire la sicurezza della corsa e dei cittadini».
Da qui, i numeri relativi alla sicurezza che «è un fattore fondamentale e prioritario» per gli organizzatori: «La Società ciclistica Alfredo Binda – precisano nella nota - dispiega non solo 96 volontari lungo tutto il percorso cittadino ma si avvale anche di 20 moto staffetta, 15 moto e 2 vetture della Polizia stradale e degli agenti della Polizia locale, della Guardia di finanza e dei carabinieri. La Tre Valli Varesine, inoltre, è una delle poche gare ciclistiche che vanta un medico in motocicletta al seguito degli atleti per un pronto intervento, un medico sull’automedica, 2 ambulanze con a bordo un medico rianimatore oltre ad un presidio fisso nella zona d’arrivo». L’analisi si sposta poi all’incidente di martedì, dove la Binda tiene a precisare che «secondo le ordinanze emesse sia dalla Prefettura sia dalla Polizia locale di Varese, via Valle Luna era interessata da un divieto di transito per tutto il tempo dello svolgimento della Tre Valli Varesine. Il punto dove la vettura privata è uscita in via Valle Luna, per immettersi contromano rispetto alla corsa, era presidiato da un volontario dell’organizzazione».
«L’Uci – prosegue ancora la nota - ha già emesso un verbale sull’accaduto attestando che la Binda è tempestivamente intervenuta nel momento dell’incidente mettendo prontamente in sicurezza la corsa prima che sopraggiungessero gli atleti impegnati nel settimo giro cittadino visto che lo scontro è avvenuto prima del transito della vettura di inizio gara. Attestati di stima stanno arrivando anche dalle squadre che hanno preso parte alla competizione, ad esempio la Française des Jeux, per come la Società ciclistica Binda ha saputo gestire l’incidente». E ancora: «Il vigile rimasto coinvolto nell’incidente stava svolgendo un importante servizio ulteriore destinato a garantire la sicurezza della gara, dei corridori e dei cittadini – concludono -. Gli ispettori di percorso precedono di parecchio il passaggio degli atleti per accertarsi, appunto, che il tracciato sia libero e che nulla possa mettere a rischio l’incolumità dei partecipanti».
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