M5s
Ultimo saluto a Casaleggio: "onestà, onestà" l'impegno degli M5s
Funerali a 5 Stelle a Milano con brindisi al bar Magenta. Grillo: diffamato da un sistema marcio. Fischi ai Pd
Roma, 14 apr. (askanews) - "Onestà, onestà". E' stato l' ultimo saluto in coro alla bara di Gianroberto Casaleggio dal suo MoVimento 5 Stelle che gli ha reso omaggio commosso e composto nei funerali milanesi a S.Maria delle Grazie con poche bandiere del Movimento 5 Stelle e due soli semplici, striscioni: "Realizzeremo il tuo sogno". E, all'uscita del feretro, la parola chiave, ripetuta: "Onestà, onestà" da parte della folla, che ha incitato il Movimento a "non mollare. Vinciamo lo stesso". Un lungo applauso ha accompagnato l'uscita del feretro dalla Chiesa. Dietro, i familiari, seguiti dai membri del direttorio pentastellato, con Alessandro di Battista e Luigi di Maio che hanno risposto ai simpatizzanti con un cenno saluto e nessuna dichiarazione. Più in là, un po defilato, Beppe Grillo, che si è infilato in auto circondato dai fotografi, anch'egli chiuso nel lutto, ha affidato al suo blog il suo commiato: "Giù il cappello signori, rendete omaggio".
"Abbiamo intrapreso assieme - ha scritto - un'avventura straordinaria a cui si sono aggiunte negli anni decine, centinaia, poi migliaia e infine milioni di persone. Due compagni di viaggio che venivano da mondi e stili di vita lontanissimi. Io dal frivolo mondo dello spettacolo, lui dal mondo dell'impresa olivettiana. Io animale da palcoscenico, lui riservato. E così poi io in giro per le piazze in un camper a 'spargere il verbo', lui nel suo ufficio a pensare al resto. Io scherzavo, lui faceva sul serio. Ci ha unito il desiderio di fare qualcosa per il nostro Paese. La visione comune è stata la nostra forza. Quando io volevo tirarmi indietro lui mi convinceva ad andare avanti, quando lui avrebbe voluto lasciar perdere tutto io lo facevo desistere". E ancora: "Gianroberto per il suo impegno contro un sistema marcio fino al midollo è stato diffamato, offeso e insultato pubblicamente, in tv, in radio, sui giornali. Sul livore contro di lui ci ha addirittura scritto un libro. Non lo hanno mai capito e per questo non lo sopportavano. Era di un altro livello".
Al termine delle esequie,brindisi del direttorio M5s al Bar Magenta, "come voleva Casaleggio", lanciato su Twitter.
Per l'addio a Gianroberto Casaleggio si sono presentati in centinaia stamattina alla Basilica di Santa Maria delle Grazie a Milano. Con la chiesa piena già mezz'ora prima dell'inizio, in tantissimi sono rimasti fuori, dopo che l'organizzazione ha impedito l'accesso a tutti, giornalisti compresi, tranne i portavoce del Movimento.
Contestati all'ingresso in chiesa gli esponenti del Pd: il vicesegretario Lorenzo Guerini giunto alla basilica poco prima delle esequie con Emanuele Fiano, della segreteria nazionale, e il segretario metropolitano milanese Pietro Bussolati. "Guerini vattene", si è sentito tra i fischi.
Per il Comune di Milano, ha partecipato alle esequie il vicesindaco Francesca Balzani. Poi l'attesa per l'uscita del feretro. Ai funerali, anche l'ex leader della Lega Umberto Bossi: con Casaleggio, ha detto "ho sempre sentito affinità, c'era qualcosa di simile tra di noi. Ha avuto l'intuizione che non si può fare politica da soli".
Durante la funzione, non c'è stato l'intervento di Dario Fo, come ci si aspettava, ma hanno preso la parola i figli di Casaleggio. "Ciao papà ci manchi molto, non puoi tornare", ha detto il figlio minore, Francesco. "Aveva l'audacia di vedere il futuro prima degli altri, anche quando nessuno ci credeva", sono state le parole di ricordo del figlio maggiore Davide, erede designato nella "Casaleggio e associati". "Fino all'ultimo - ha detto - è andato in ufficio a piedi, fino a quando ce l'ha fatta. La sua mania erano i dettagli, era un grande lavoratore".
Unico a parlare dei politici è stato Alessandro Di Battista, dopo le esequie, nel vicino bar Magenta, dove militanti e dirigenti, tra cui la candidata sindaco di Roma Virginia Raggi, si sono dati appuntamento per il pranzo. "Che tutti gridassero 'onestà onestà', è la più grande vittoria di un uomo straordinario, che ha permesso a tutti quanti noi, lui insieme a Beppe, di combattere per il benessere generale, per l'interesse dei cittadini". "Sono fiero e orgoglioso - ha aggiunto Di Battista - di fare parte del Movimento e di conoscere Gianroberto. Chi conosce Gianroberto sa che oggi ci avrebbe detto spingete sul reddito di cittadinanza, che è l'unica salvezza per questo Paese. Chi conosce Gianroberto ci avrebbe detto solo questo Lo ripeto: non c'è nulla di più bello al mondo che i cittadini cantino 'onestà onestà'".
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